Milleproroghe: Proroghe e Tensioni in Maggioranza

Il Milleproroghe, in arrivo lunedì sul tavolo del Consiglio dei Ministri, si presenta come un decreto ricco di misure che integrano alcune delle richieste dei partiti di maggioranza, finora rimaste in sospeso. Tra le proroghe più discusse, spiccano il rinvio dell’obbligo di assicurazione anti-catastrofi per le imprese e il rinnovo delle causali meno rigide per i contratti a termine. Il decreto include anche il rinvio delle multe per i no-vax e della consulta dei tifosi, richieste avanzate da Lega e Forza Italia. L’atmosfera politica, però, non è serena. Le tensioni tra i partiti di maggioranza non accennano a diminuire, con la Lega che critica la spinta al concordato preventivo, fortemente voluta dal viceministro di Fdi, Maurizio Leo, e che rilancia la rottamazione quinquies. Nel frattempo, il vicepremier Matteo Salvini ricorda al collega Antonio Tajani, scettico sul golden power su Unicredit-Bpm, che non è lui il titolare dell’Economia.

Proroghe per le Imprese

Il Milleproroghe prevede una serie di proroghe a favore delle imprese. Lo slittamento al 31 marzo dell’obbligo di assicurazione anti-catastrofi, introdotto dalla legge di bilancio dello scorso anno, solleva le aziende da un onere ritenuto eccessivo. Il decreto rinnova anche la norma che consente di stipulare contratti a termine più lunghi di 12 mesi, fino al 31 dicembre 2025, e il Fondo di garanzia per le Pmi. Per il settore turistico, si prevede il rinnovo dei contributi a fondo perduto e del credito d’imposta, oltre a procedure autorizzative semplificate per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Misure in Ambito Sanitario

In ambito sanitario, il Milleproroghe prevede il rinvio di un anno delle sanzioni per chi non si vaccinò contro il Covid e l’estensione fino alla fine del 2025 dello ‘scudo penale’ per i medici, limitando la responsabilità penale ai soli casi di dolo e colpa grave. Il decreto contiene anche un articolo sul termine per l’istruttoria connessa alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, attualmente condotta dal Comitato presieduto da Sabino Cassese.

Verso la Manovra: Confronti e Tempi

Dopo l’approvazione del Milleproroghe, i ministri avranno l’ultima occasione per un confronto diretto sulla manovra prima dell’avvio formale dei lavori sugli emendamenti in commissione, previsto per martedì. Nel weekend, molto probabilmente domenica, una riunione tra governo e relatori, al Mef, farà avanzare la messa a punto dei loro emendamenti. L’arrivo in Aula è fissato per il 16, ma non si esclude uno slittamento al 18.

Un Decreto di Transizione in un Clima Politico Teso

Il Milleproroghe si presenta come un decreto di transizione, con l’obiettivo di apportare modifiche e proroghe a norme già esistenti, in attesa della manovra finanziaria. Tuttavia, l’approvazione del decreto si inserisce in un contesto di tensioni crescenti tra i partiti di maggioranza. Le divergenze su temi cruciali come il golden power e il concordato preventivo rischiano di inficiare il lavoro del governo e di rallentare l’approvazione delle misure contenute nel Milleproroghe.

Di veritas

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