Un dialogo tra arte e storia
Nel cuore di Firenze, all’interno del complesso monumentale di Santa Croce, si apre un viaggio nel tempo dedicato a uno dei momenti più significativi della vita di San Francesco: il miracolo delle Stimmate. La mostra “La croce che fiorisce e le stimmate di Francesco, un percorso fra testi e immagini a Santa Croce”, inaugurata il 3 dicembre, offre un’inedita prospettiva sull’evoluzione artistica del miracolo, mettendo in dialogo opere d’arte e antichi documenti.
Il percorso espositivo, che si snoda nel refettorio d’inverno, illumina il cambiamento nella rappresentazione del miracolo tra la metà del Duecento e la prima metà del Trecento. Un’occasione unica per ammirare opere provenienti da prestigiose istituzioni come la Galleria dell’Accademia di Firenze, le Gallerie degli Uffizi, la Biblioteca Medicea Laurenziana e la Biblioteca della Pontificia Università Antonianum, che tornano, dopo secoli, nella loro casa di origine.
Dalla tavola di Coppo di Marcovaldo al tabernacolo di Taddeo Gaddi
Il viaggio inizia con la tavola di metà Duecento del Maestro della croce 434, che narra la prima biografia di Francesco scritta da Tommaso da Celano. Da questa biografia trae ispirazione la raffigurazione del miracolo presente nella tavola con San Francesco e storie della sua vita di Coppo di Marcovaldo, anch’essa esposta nella mostra.
Tra le opere in mostra spiccano due formelle di Taddeo Gaddi, con la Crocifissione di Cristo e San Francesco che riceve le Stigmate, che fino al 1810 facevano parte dell’arredo della sagrestia di Santa Croce. Un ritorno alle origini per queste opere, che ora si trovano nella Galleria dell’Accademia di Firenze.
Un’altra opera di Taddeo Gaddi, mai esposta al pubblico, rappresenta una vera e propria sorpresa per i visitatori: un piccolo tabernacolo ‘portatile’ con la Crocifissione e gli Apostoli al centro, le Stigmate di San Francesco e la Resurrezione di Drusiana, la Madonna con il Bambino in trono tra sant’Antonio di Padova e San Ludovico di Tolosa, il battesimo di Cristo.
Un’immersione nella storia e nella fede
La mostra “La croce che fiorisce” non è solo un percorso artistico, ma un viaggio nella storia e nella fede. Attraverso l’osservazione delle opere e dei documenti, il visitatore può immergersi nell’atmosfera di un’epoca lontana e comprendere come il miracolo delle Stimmate abbia ispirato artisti e scrittori, plasmando la rappresentazione iconografica di San Francesco.
La mostra, che si conclude il 26 marzo 2024, rappresenta un’occasione unica per approfondire la conoscenza di San Francesco e del suo messaggio di pace e di amore. Un percorso espositivo che invita alla riflessione, alla contemplazione e alla scoperta di un patrimonio culturale di inestimabile valore.
Un viaggio nel tempo e nella fede
La mostra “La croce che fiorisce” rappresenta un’opportunità preziosa per comprendere come la rappresentazione artistica di un evento religioso possa evolversi nel tempo, riflettendo i cambiamenti culturali e le diverse interpretazioni. La scelta di mettere in dialogo opere d’arte e documenti antichi crea un percorso espositivo ricco di suggestioni, invitando il visitatore a immergersi in un contesto storico e spirituale di grande fascino.