Un patrimonio storico in stato di abbandono
La casa di Giuseppe e Anita Garibaldi, situata al numero 314 di 25 de Mayo nella Ciudad Vieja di Montevideo, è un luogo di grande valore storico e culturale. La dimora, che testimonia il passaggio dell’eroe dei due mondi in America del Sud, è purtroppo chiusa al pubblico dal 2018. La mancanza di fondi per la ristrutturazione ha portato al deterioramento dello stabile, con pareti solcate da lunghe crepe e infiltrazioni dal soffitto. Per evitare ulteriori danni, tutti gli oggetti della collezione, tra cui casacche, insegne e bandiere, sono stati riposti in magazzino, lasciando le stanze spoglie, dominate solo da busti in marmo e targhe in bronzo dedicate al repubblicano.
Il sogno di una riapertura
Il nuovo ambasciatore d’Italia in Uruguay, Fabrizio Petri, ha espresso la speranza che si possano trovare i fondi necessari per la riapertura della casa-museo. L’ambasciatore ha sottolineato l’importanza di preservare questo luogo di memoria, che rappresenta un patrimonio storico non solo per l’Italia, ma anche per l’Uruguay.
Il passaggio di Garibaldi in Uruguay
Garibaldi arrivò a Montevideo nel 1841, dopo aver combattuto nella Repubblica brasiliana di Rio Grande do Sul, dove aveva conosciuto Anita. In Uruguay, trovò un Paese diviso tra due grandi partiti, il Colorado e il Blanco, che ancora oggi mantengono una grande rilevanza nella vita politica del Paese. Garibaldi si schierò con il presidente colorado Fructuoso Rivera contro Manuel Oribe, per un Uruguay libero e indipendente. A Montevideo, Garibaldi fu anche professore di matematica e entrò in contatto per la prima volta con la Massoneria, come documentato negli archivi storici della capitale uruguayana.
Un patrimonio da preservare
La chiusura della casa-museo di Garibaldi a Montevideo è una perdita per la cultura e la storia. Questo luogo rappresenta un importante punto di riferimento per comprendere il passato dell’eroe dei due mondi e il suo legame con l’America del Sud. È fondamentale che si trovino le risorse necessarie per riaprire la casa-museo e renderla accessibile al pubblico, in modo da preservare questo patrimonio storico e culturale.