Una scelta internazionale per la Biennale di Venezia
Il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia ha annunciato la nomina di Koyo Kouoh come nuova Direttrice del Settore Arti Visive. Kouoh, di origini camerunensi e svizzere, è una figura di spicco nel panorama artistico internazionale, con un’esperienza pluriennale nel campo della cura museale e della promozione dell’arte contemporanea. La sua nomina rappresenta una scelta innovativa per la Biennale di Venezia, che si apre a una visione internazionale e a una maggiore attenzione alle realtà artistiche africane e del Sud del mondo.
Un’esperienza internazionale al servizio della Biennale
Kouoh vanta un curriculum di tutto rispetto, con esperienze significative in istituzioni culturali di prestigio. Dal 2019 ricopre il ruolo di Direttrice Esecutiva e Chief Curator dello Zeitz Museum of Contemporary Art Africa a Città del Capo, in Sudafrica, un museo che si distingue per la sua attenzione all’arte contemporanea africana. In precedenza, è stata Direttrice Artistica fondatrice di Raw Material Company, un centro per l’arte, la conoscenza e la società a Dakar (Senegal). La sua esperienza curatoriale si estende anche a manifestazioni di respiro internazionale come documenta 12 (2007) e documenta 13 (2012).
Una visione innovativa per la Biennale del 2026
La nomina di Kouoh come curatrice della 61/a Esposizione Internazionale d’Arte nel 2026 si preannuncia come un evento significativo per la Biennale di Venezia. La sua esperienza internazionale e la sua visione innovativa del panorama artistico contemporaneo promettono di portare una ventata di freschezza e di apertura a nuove realtà artistiche. La sua profonda conoscenza dell’arte africana e la sua attenzione alle tematiche sociali e culturali contemporanee saranno sicuramente elementi chiave nella definizione del percorso espositivo della prossima Biennale.
Un’opportunità per la Biennale di Venezia
La nomina di Koyo Kouoh rappresenta un’opportunità per la Biennale di Venezia di aprirsi a nuove prospettive e di ampliare il suo raggio d’azione. La sua esperienza internazionale e la sua sensibilità verso le realtà artistiche del Sud del mondo possono contribuire a rendere la Biennale di Venezia un punto di riferimento ancora più importante nel panorama internazionale dell’arte contemporanea.