Incendio doloso e atti persecutori a Frugarolo
I carabinieri di Frugarolo (Alessandria) hanno arrestato un 25enne con l’accusa di incendio doloso, atti persecutori e minaccia. L’uomo, insieme a un complice, avrebbe cercato di intimidire una minorenne novese con minacce, danneggiamenti e infine l’incendio dell’auto di un suo presunto ‘contendente’.
L’arrestato, sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, avrebbe da tempo cercato di creare il vuoto intorno alla minorenne, con minacce di persona e telefoniche, e ripetuti danneggiamenti in danno di chiunque la frequentasse. Il 25enne, accompagnato dal complice, aveva effettuato diversi sopralluoghi per individuare l’abitazione e l’auto dei presunti ‘contendenti’.
L’incendio doloso è avvenuto la sera del 3 novembre in una via del centro di Frugarolo. I vigili del fuoco e i militari erano intervenuti dopo le segnalazioni di residenti, preoccupati dal divampare delle fiamme. Dalle prime indagini, la pista degli investigatori era stata quella di un atto doloso.
Indagini e identificazione del colpevole
Il proprietario dell’auto incendiata, sentito dai carabinieri, aveva espresso sospetti su una persona precisa, che lo aveva minacciato nel pomeriggio, ma non era in grado di fornire un nome. Gli investigatori hanno acquisito i filmati degli impianti di videosorveglianza di Frugarolo e del vicino comune di Bosco Marengo, individuando un veicolo e identificando il conducente, ripreso in compagnia di un’altra persona.
Incrociando gli elementi e analizzando le utenze telefoniche dei due, le indiscrezioni iniziali sono state confermate, facendo emergere un vero e proprio raid punitivo. Il complice del 25enne è stato denunciato.
Un precedente di intimidazioni senza denunce
L’incendio doloso non sarebbe stato il primo episodio di intimidazione da parte del 25enne. Nessuna delle vittime dei suoi gesti aveva mai denunciato, fino al 3 novembre. L’arresto del 25enne e la denuncia del suo complice rappresentano un importante passo avanti nella lotta contro le intimidazioni e la violenza.
Un caso di cronaca che rivela un problema sociale
Questo caso di cronaca ci ricorda l’importanza di denunciare qualsiasi forma di intimidazione o violenza, anche quando si teme di non essere creduti o di subire ulteriori ripercussioni. La paura e il silenzio non sono mai la soluzione. Le forze dell’ordine sono a disposizione per garantire la sicurezza e la giustizia per tutti.