L’ottava riduzione consecutiva
La Banca Centrale della Repubblica Argentina ha annunciato una nuova riduzione del tasso di interesse di riferimento, portandolo dal 35% al 32%. Questa decisione segna l’ottava riduzione consecutiva da quando il presidente Javier Milei si è insediato il 10 dicembre 2023. All’epoca, il tasso di riferimento era del 126%.
Oltre al tasso di riferimento, anche il tasso di interesse sui pronti contro termine attivi è stato ridotto, passando dal 40% al 36%. Le nuove tariffe entreranno in vigore a partire da venerdì 6 dicembre.
Motivazioni della riduzione
La banca centrale ha motivato la sua decisione con il “consolidamento osservato delle aspettative di una minore inflazione”, come riportato dall’agenzia britannica Reuters. L’Argentina ha affrontato negli ultimi anni un’elevata inflazione, che ha eroso il potere d’acquisto dei cittadini e ha minato la stabilità economica del Paese. La riduzione dei tassi di interesse è quindi un segnale positivo per l’economia argentina, che punta a riportare l’inflazione sotto controllo.
Il dollaro parallelo in calo
In concomitanza con la riduzione dei tassi di interesse, si è registrato anche un calo del dollaro parallelo, noto in Argentina come “blu”. Il dollaro parallelo è sceso a 1.055 pesos argentini, contro i 1.043 del cambio ufficiale. Questo significa che il differenziale tra i due cambi è sceso a meno del 2%. Il 10 dicembre 2023, quando Milei si è insediato, la forbice tra cambio ufficiale e cambio parallelo era del 178%.
Un percorso di riforme
La riduzione dei tassi di interesse è un passo importante nel percorso di riforme avviato dal presidente Milei. Il suo obiettivo è quello di stabilizzare l’economia argentina e di riportare l’inflazione sotto controllo. La riduzione dei tassi di interesse è un segnale positivo in questa direzione, ma è solo un primo passo. Sarà necessario un piano di riforme più ampio e strutturale per affrontare le sfide economiche dell’Argentina.