La situazione a Aleppo: un quadro di incertezza e paura
Il cardinale Mario Zenari, Nunzio del Papa a Damasco, descrive una situazione di grande incertezza e paura ad Aleppo. “Sono in contatto ogni giorno, ogni ora, con i vescovi, i religiosi, le religiose, i preti di Aleppo”, afferma il cardinale. “In alcune zone c’è una calma sospetta, in altri posti sparatorie, poi cade qualche missile come accaduto ieri al Terra Santa College.”
Zenari sottolinea la difficoltà della situazione: “La situazione è questa: è difficile”.
La popolazione intrappolata e terrorizzata
Secondo il Nunzio, i ribelli hanno finora rispettato una promessa di non toccare i civili, ma la popolazione è comunque terrorizzata e rinchiusa in casa. “La gente è rinchiusa a casa, ha paura, non ci sono autorità alle quali fare riferimento, gli uffici governativi sono stati abbandonati e i civili sono tra i due fuochi”, spiega Zenari.
Un appello per non dimenticare la Siria
Il cardinale Zenari lancia un appello accorato: “Non dimenticate la Siria”. “Purtroppo era scomparsa dai radar dei media”, afferma, sottolineando il rischio che l’instabilità si propaghi.
La Siria dimenticata dai media
Il cardinale Zenari lamenta la scarsa attenzione mediatica sulla crisi siriana, che sembra essere stata dimenticata. “Non dimenticate la Siria, l’instabilità qui rischia di propagarsi”, conclude il Nunzio.
Il rischio di un’instabilità crescente
Le parole del cardinale Zenari sono un monito importante. La Siria è una ferita aperta nel mondo, una crisi che rischia di avere ripercussioni ben più ampie. La scarsa attenzione mediatica rischia di alimentare un’indifferenza pericolosa, che potrebbe portare a un’escalation del conflitto e a un’instabilità crescente nella regione. È fondamentale mantenere viva l’attenzione su questa crisi, per non dimenticare le sofferenze della popolazione siriana e per cercare una soluzione pacifica e duratura al conflitto.