Un’anima inquieta e un’esperienza toccante in Ucraina
Sean Penn, l’attore, regista e produttore americano, si è aperto in una chiacchierata a margine del Festival Internazionale del Film di Marrakech, confessando la sua profonda riflessione sulla vita: “Ho l’impressione di essere fortunato – spiega – ogni giorno mi sveglio pensando che il mondo è il miglior posto per vivere. Per questo ogni giorno mi chiedo se faccio abbastanza per meritarlo”.
La sua anima inquieta si è manifestata nel 2022 quando si è recato in Ucraina per girare un documentario sugli effetti devastanti dell’invasione russa. “È stata una grande esperienza”, ha commentato, evidenziando la sua profonda sensibilità e il suo impegno sociale.
Un occhio attento al cinema e una critica al sistema di distribuzione
Penn, che ha vinto l’Oscar per ‘Mystic River’ e ‘Milk’, ha poi rivolto il suo sguardo al mondo del cinema, ammettendo di non essere un assiduo frequentatore delle sale: “Vado di rado davanti al grande schermo, mi sembra che sia cambiato il modo di fare cinema e ora puoi trovare delle gemme scritte più facilmente per la tv o per le piattaforme”.
L’attore ha poi criticato il sistema di distribuzione cinematografica, paragonandolo al sistema politico americano: “La vera sfida per chi fa cinema è trovare una buona distribuzione. I distributori oggi sono come i congressisti USA quando eleggono il presidente”.
Un premio prestigioso e un’occasione per riflettere
Sean Penn, premiato al Festival di Marrakech con la stella d’oro alla carriera, ha ammesso di non essere a suo agio con la fama e di aver accettato il premio come scusa per visitare il Marocco. “L’onore di ritirare questo premio è stata un po’ la scusa per venire in Marocco, viaggio che volevo fare da tempo. Ma alla fine questo Festival è diverso: ti celebrano, fai il tappeto rosso e poi ti capita di vedere gli studenti di cinema o i tuoi miti nella poltrona accanto”.
L’attore, che ha esordito nel 1974 in un episodio de ‘La casa nella prateria’, ha scherzosamente commentato: “Mio Dio come sono vecchio”, ma ha dimostrato di essere ancora appassionato di cinema e di avere una visione critica e profonda del mondo che lo circonda.
Un’analisi profonda del mondo contemporaneo
Le parole di Sean Penn rivelano una profonda sensibilità e un’attenta analisi del mondo contemporaneo. La sua riflessione sul senso della vita e il suo impegno sociale sono un esempio di come la fama e il successo non siano sempre un fine, ma un mezzo per dare un contributo significativo alla società. La sua critica al sistema di distribuzione cinematografica mette in luce una realtà complessa che spesso limita la diffusione di opere di qualità. La sua partecipazione al Festival di Marrakech, accettata come un’occasione per viaggiare e riflettere, dimostra la sua umiltà e la sua capacità di guardare oltre la superficie delle cose.