Natale: tradizioni e usanze dal mondo
Il Natale è una festa celebrata in tutto il mondo, ma con usanze e rituali unici che riflettono la cultura, la storia e la religione di ogni paese. Da folletti malvagi in Grecia a tizzoni parlanti in Spagna, da libri di Natale in Islanda a pattini a rotelle in Venezuela, scopriamo le tradizioni più curiose e affascinanti di queste festività.
In Grecia e Cipro, il periodo natalizio è caratterizzato dai Kalikantzaroi, spiriti malvagi che emergono dalla Terra dal 25 dicembre al 6 gennaio. Secondo il folklore locale, questi folletti cercano di far crollare il mondo tagliando l’albero che sorregge la Terra, ma durante il Natale si dimenticano del loro compito e si dedicano a creare scompiglio tra i mortali. Per proteggersi da loro, le persone accendono candele e appendono croci nere su finestre e porte.
In Norvegia, il 23 dicembre, conosciuto come "Piccola Vigilia di Natale", è dedicato agli ultimi preparativi natalizi, tra cui la decorazione dell’albero e la preparazione di piatti tipici come il Lutefisk e il Pepperkakehus. In questa serata, i norvegesi guardano il film "Tre nøtter til Askepott", una tradizione che dura dal 1975.
In Spagna, nella regione della Catalogna, si celebra la tradizione del "Tio de Nadal", un ceppo scavato con un viso sorridente, quattro gambe e un cappello rosso. Dal Giorno dell’Immacolata Concezione fino al 24 dicembre, il ceppo viene "nutrito" con dolci e regali che vengono coperti da una coperta. Alla vigilia di Natale, la famiglia colpisce il ceppo cantando una canzone che lo invita a spargere i doni.
In Islanda, la tradizione del "Jolabokaflod", che significa "alluvione di libri di Natale", riflette l’amore degli islandesi per la letteratura. Alla vigilia di Natale, le persone si scambiano libri, spesso accompagnati da prelibatezze locali come cioccolato e birre artigianali.
In Polonia, la cena della Vigilia di Natale non inizia fino a quando non appare la prima stella in cielo, un momento simbolico che richiama la stella di Betlemme. Prima di sedersi a tavola, ogni persona riceve un "opłatek", una cialda decorata con un’immagine religiosa che viene spezzata e condivisa con gli altri commensali. Una leggenda polacca narra che gli animali acquisiscano il dono della parola il 24 dicembre.
In Venezuela, la mattina di Natale, i venezuelani si recano a messa con i pattini a rotelle. Le strade di Caracas vengono chiuse al traffico per agevolare questo spostamento. La sera della Vigilia di Natale, i bambini legano una corda al loro alluce e la lasciano penzolare fuori dalla finestra, in modo che i "pattinatori" che passano possano tirarla come segno di buon augurio.
Capodanno: tradizioni e usanze dal mondo
Il Capodanno è un momento di transizione ricco di simbolismo. Le tradizioni con cui i diversi paesi celebrano l’inizio del nuovo anno riflettono i desideri universali di felicità, fortuna e prosperità.
In Scozia, la sera di San Silvestro, conosciuta come "Hogmanay", si celebra la tradizione del "first-footing", ovvero la prima persona che varca la soglia di casa dopo la mezzanotte. La tradizione vuole che il "first-footer" sia un uomo dai capelli castani che non sia ancora entrato in casa prima di mezzanotte. Oggi, si porta in dono biscotti o whisky, mentre in passato si regalava carbone, simbolo di calore e felicità.
In Colombia, e in altri paesi dell’America Latina, si porta una valigia vuota in giro per casa o nel quartiere a mezzanotte della sera di San Silvestro per assicurarsi un nuovo anno ricco di viaggi e avventure.
In Finlandia, la tradizione del "Tinanvalanta" prevede di fondere piccoli ferri di cavallo di latta e poi buttarli nell’acqua fredda per interpretare la forma assunta dal metallo e predire come sarà il nuovo anno.
In Spagna, l’ "Home dels Nassos" è una figura del folklore catalano che ha tanti nasi quanti sono i giorni dell’anno. Il 1° gennaio, ne perde uno ogni giorno fino alla fine dell’anno. I bambini vengono mandati a cercare l’uomo dei nasi, aspettandosi di trovare una persona con centinaia di nasi, ma in realtà, essendo arrivati alla fine dell’anno, chiunque potrebbe essere il misterioso personaggio.
In Danimarca, si celebra il Capodanno con il rituale scaramantico del "hoppe ind i det nye år", che prevede di saltare da una sedia o un divano allo scoccare della mezzanotte. Il salto rappresenta simbolicamente il passaggio verso l’anno che sta arrivando.
Un viaggio tra culture e tradizioni
Queste tradizioni, pur con le loro differenze, ci ricordano l’importanza delle festività nel creare un senso di comunità e di appartenenza. Ogni usanza, ogni rituale, è una finestra sul passato e sulla cultura di un popolo, un modo per celebrare la vita e guardare al futuro con speranza e ottimismo.
Nel mondo globalizzato in cui viviamo, è importante preservare queste tradizioni e condividerle con le nuove generazioni, per mantenere viva la memoria del passato e arricchire il presente.
La bellezza delle differenze
Le diverse tradizioni natalizie e di Capodanno ci ricordano la ricchezza e la diversità delle culture del mondo. Ognuna di queste usanze, per quanto bizzarra possa sembrare, è una testimonianza della creatività e dell’ingegno umano, un modo per celebrare la vita e guardare al futuro con speranza. In un mondo sempre più globalizzato, è importante preservare queste tradizioni e condividerle con le nuove generazioni, per mantenere viva la memoria del passato e arricchire il presente.