La Legge di Bilancio in Aula alla Camera: emendamenti e battaglie in vista del voto
La Conferenza dei capigruppo ha stabilito che la Legge di Bilancio approderà in Aula alla Camera nel pomeriggio di lunedì 16 dicembre. La manovra, varata in Consiglio dei ministri un mese e mezzo fa, si appresta ad affrontare la fase più delicata del suo iter parlamentare, con oltre 250 emendamenti ‘super segnalati’ pronti a sfidare il voto in commissione. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) vigilerà attentamente su ogni proposta, pronto a bloccare qualsiasi emendamento privo di adeguate coperture finanziarie. Il clima politico è teso, con il rischio di nuove frizioni all’interno della maggioranza, come quelle che hanno portato alla spaccatura sul canone Rai.
L’Irpef al centro del dibattito: tagli e possibili rinvii
Uno dei temi più controversi è l’ulteriore taglio dell’Irpef per il ceto medio, fortemente sostenuto da Forza Italia, che punta a realizzarlo subito con i fondi del concordato biennale. Il presidente dei senatori azzurri, Maurizio Gasparri, ricorda che sono disponibili 430 milioni di euro non utilizzati per il canone Rai. Fratelli d’Italia, pur riconoscendo la priorità del taglio dell’Irpef, ammette la possibilità di un rinvio ad un provvedimento successivo alla legge di bilancio. La Lega, invece, preferisce attendere di avere un quadro più chiaro sulle risorse disponibili prima di prendere una decisione. Il partito di via Bellerio punta a estendere la platea della flat tax, portando la soglia dei redditi da lavoro da 30 a 50 mila euro.
Il ponte sullo Stretto di Messina: 3 miliardi di euro e polemiche
La Lega ha ottenuto il via libera dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (Cipess) per il finanziamento del ponte sullo Stretto di Messina con 3 miliardi di euro provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione. Questa decisione ha scatenato l’indignazione delle opposizioni, che accusano il governo di sottrarre risorse al Sud a favore del ponte. Il Partito Democratico (Pd) e il Movimento 5 Stelle (M5s) denunciano un ‘blitz di Salvini’ che ‘saccheggia’ il meridione, mentre Avs accusa la premier Meloni di aver concesso il suo consenso a questa operazione.
Tfr e ‘dote famiglia’: altre proposte in discussione
Fratelli d’Italia ha presentato un emendamento per introdurre un nuovo semestre di silenzio-assenso per la scelta di destinare il trattamento di fine rapporto (Tfr) alla previdenza complementare. La proposta è sostenuta anche dalla Lega. Il partito della premier punta anche sulla ‘dote famiglia’, un contributo di 500 euro annui per i corsi di lingua, musica o sport dei figli under 14.
Modifiche alla norma sui revisori nelle società che ricevono contributi pubblici
La norma che introduce i revisori del Mef nelle società che ricevono contributi pubblici è destinata a cambiare. Il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, la definisce un ‘errore’ e un ‘rigurgito di statalismo sovietico’, chiedendo una modifica. La maggioranza si è espressa a favore di una revisione della norma, con proposte che vanno dall’abolizione dei revisori all’innalzamento del tetto al contributo. Il Tesoro sta lavorando a una riformulazione della norma, che dovrebbe essere presentata nei prossimi giorni.
Il blocco del turnover nella Pa: esclusione delle Forze dell’ordine
La norma che introduce il blocco del turnover nella Pubblica Amministrazione (Pa) è destinata a cambiare per quanto riguarda le Forze dell’ordine. La modifica, richiesta da tutta la maggioranza, ha già ottenuto il placet del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Un’analisi delle priorità politiche
La Legge di Bilancio si presenta come un terreno di scontro tra diverse visioni politiche. Il taglio dell’Irpef, il ponte sullo Stretto e la ‘dote famiglia’ rappresentano le priorità del governo, mentre le opposizioni criticano la mancanza di attenzione per il Sud e l’eccessiva centralizzazione. Sarà interessante osservare come le diverse forze politiche si confronteranno su questi temi e quale sarà l’impatto finale delle modifiche apportate alla manovra.