L’economia dello spazio: un motore di crescita per l’Italia
Il disegno di legge in materia di economia dello spazio è stato definito “fondamentale per supportare la crescita economica del Paese” dal delegato del presidente di Confindustria per l’aerospazio, Giorgio Marsiaj, durante un’audizione in Commissione Attività produttive della Camera. L’organizzazione industriale sottolinea le ricadute positive del settore sull’industria, l’occupazione, la neutralità ambientale e il trasferimento tecnologico.
Secondo Confindustria, investire nell’economia dello spazio significa dare un impulso alla crescita, rafforzare la competitività dell’industria manifatturiera, attrarre nuovi investimenti e creare opportunità di lavoro per i giovani. L’Italia, che vanta una filiera aerospaziale competitiva, necessita di investimenti per rimanere al passo con i concorrenti internazionali.
Un percorso condiviso per il futuro del Sistema Paese
L’impegno politico e industriale del Paese per garantirsi un ruolo di primo piano nella nascente space economy è considerato un “percorso condiviso e indispensabile per il futuro del Sistema Paese” da Confindustria. L’organizzazione industriale sottolinea l’importanza di un’azione coordinata e di un quadro normativo che favorisca lo sviluppo del settore.
Attenzione alle barriere all’ingresso
Confindustria, pur riconoscendo l’importanza del disegno di legge, ha espresso alcune preoccupazioni. In particolare, l’organizzazione industriale ha sottolineato la necessità di evitare che la legge ingessi o complichi l’operatività delle imprese o crei barriere all’ingresso di nuove realtà. La legge, secondo Confindustria, dovrebbe restare sui principi fondamentali e delegare i dettagli ad integrazioni successive da definire coinvolgendo le associazioni di categoria.
Inoltre, Confindustria ha raccomandato di evitare uno svantaggio competitivo per gli operatori nazionali e per quelli che volessero stabilirsi in Italia, evitando di creare barriere per le startup. In particolare, si è espresso la necessità di una particolare attenzione alle licenze e alle autorizzazioni.
La dimensione europea e il fondo per l’economia dello spazio
Con la legge europea attesa nel 2025, la dimensione europea sarà il contesto naturale in cui definire il futuro del settore aerospaziale italiano. L’Italia dovrà essere in grado di competere ad armi pari con gli altri Stati membri in tutti gli ambiti, inclusi quelli tecnologici e normativi.
Confindustria ha anche espresso alcune considerazioni sulla proposta di creare un fondo per l’economia dello spazio. Vista la dotazione piuttosto limitata, l’organizzazione industriale ha raccomandato un’attenta definizione degli obiettivi del fondo.
Un’opportunità da non perdere, ma con attenzione
L’economia dello spazio rappresenta un’opportunità di crescita per l’Italia, con ricadute positive sull’industria, l’occupazione e la sostenibilità ambientale. Tuttavia, è fondamentale che il disegno di legge non crei barriere all’ingresso per le imprese e le startup, garantendo un ambiente competitivo e favorevole allo sviluppo del settore. La collaborazione tra istituzioni, industria e associazioni di categoria è fondamentale per definire un quadro normativo che favorisca l’innovazione e la crescita del settore aerospaziale italiano.