Un omicidio per evitare la collaborazione con la giustizia
I carabinieri di Bitonto hanno arrestato un 37enne, C.F., ritenuto il capo del clan Cipriano, con l’accusa di omicidio volontario premeditato, detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa. L’uomo è sospettato di aver ucciso Evdin Sadiku, 33enne, la sera del 3 febbraio 2017, nelle campagne di Binetto. Il movente dell’omicidio sarebbe la paura che Sadiku potesse diventare un collaboratore di giustizia e rivelare informazioni sui crimini del clan.
Secondo le indagini, Sadiku e il 37enne avevano commesso una rapina a mano armata quella sera. Una volta raggiunta la campagna, il capoclan avrebbe sparato almeno 12 colpi di pistola contro il suo complice, ferendolo in sei punti diversi al collo e alla testa. Sadiku sarebbe stato colpito anche quando era già a terra.
La decisione di uccidere Sadiku sarebbe stata presa per evitare che il 33enne collaborasse con la giustizia e rivelasse informazioni sui crimini del clan, compresi quelli commessi dai vertici del sodalizio criminale.
Un contesto di indagini più ampio
L’inchiesta che ha portato all’arresto del 37enne si inserisce in un contesto di indagini più ampio che ha riguardato l’intera area di Bitonto. Nel dicembre 2017, in questa zona, è avvenuto l’omicidio per errore dell’anziana Anna Rosa Tarantino. L’indagine è collegata anche all’operazione Porta Robustina, che il 4 luglio 2022 ha portato all’arresto di 25 indagati appartenenti al clan Cipriano. Queste indagini dimostrano la pervasività del clan Cipriano e la sua capacità di controllare il territorio.
La lotta contro la criminalità organizzata
L’arresto del capoclan e le indagini in corso dimostrano la determinazione delle forze dell’ordine nella lotta contro la criminalità organizzata. È importante che la giustizia faccia il suo corso e che i responsabili di crimini gravi siano puniti. L’omicidio di Sadiku è un atto di barbarie che evidenzia la pericolosità della criminalità organizzata e la necessità di un costante impegno per contrastare il fenomeno.