Nuova offerta respinta
Massimo Adriatici, ex assessore leghista alla sicurezza di Voghera (Pavia), ha presentato una nuova offerta di risarcimento ai familiari di Younes El Boussettaoui, il 39enne di origine marocchina morto dopo essere stato ferito da un colpo esploso dalla sua pistola nel luglio 2021. La nuova proposta, di 220mila euro, è stata respinta dai familiari di Younes, così come era già avvenuta per una precedente offerta di 290mila euro. Adriatici ha depositato sette assegni circolari nello studio di un notaio: due da 55mila euro per i genitori e cinque da 22mila euro per i cinque fratelli. I legali dei familiari hanno respinto la proposta, definendola come “somme offerte senza alcun riconoscimento di responsabilità da parte dell’Adriatici”. La vedova di Younes aveva invece accettato un risarcimento di 250mila euro.
Il processo e le nuove accuse
Il processo per la morte di Younes El Boussettaoui si è concluso lo scorso 6 novembre con l’ordinanza del giudice Valentina Nevoso che ha trasmesso gli atti alla Procura di Pavia chiedendo di riqualificare il reato da eccesso colposo di legittima difesa a omicidio volontario, con l’ipotesi “quantomeno del dolo eventuale”. La Procura dovrebbe a questo punto presentare una nuova richiesta di rinvio a giudizio, che potrebbe sfociare con un nuovo processo davanti alla Corte d’Assise. Non è escluso che l’imputato decida di ricorrere al rito abbreviato, per vedersi garantito, in caso di condanna, uno sconto di pena. L’offerta di risarcimento, se accettata, avrebbe portato alla revoca di costituzione di parte civile da parte dei familiari.
La famiglia non cede
Nonostante la nuova offerta di risarcimento, i genitori e i fratelli di Younes hanno nuovamente espresso il loro rifiuto. La famiglia sembra determinata a portare avanti il processo per ottenere giustizia per la morte di Younes e per un riconoscimento della responsabilità di Adriatici.
La ricerca della verità e della giustizia
La vicenda di Younes El Boussettaoui è un caso complesso e delicato che pone al centro la ricerca della verità e della giustizia. La famiglia di Younes, con il suo rifiuto di accettare un risarcimento senza un riconoscimento di responsabilità, dimostra la sua determinazione a ottenere giustizia per la morte del figlio. Il processo, che potrebbe riaprirsi con nuove accuse, rappresenta un momento cruciale per la ricostruzione dei fatti e per la definizione delle responsabilità.