Il consumo di suolo in Italia: un problema che persiste
Il Rapporto Ispra sul consumo di suolo in Italia ha evidenziato un rallentamento del fenomeno, ma il problema persiste. Il nostro Paese continua a perdere terreno a un ritmo allarmante: 20 ettari di suolo vengono cementificati ogni 24 ore, un dato superiore alla media decennale.
Questo consumo di suolo ha un costo elevato per il Paese, non solo in termini economici, ma anche in termini di impatto ambientale. La riduzione dell'”effetto spugna”, ovvero la capacità del terreno di assorbire e trattenere l’acqua, è stimata in oltre 400 milioni di euro all’anno.
Oltre a questo costo diretto, la perdita di suolo comporta anche una serie di costi indiretti, come la diminuzione della qualità dell’habitat, la perdita della produzione agricola, lo stoccaggio di carbonio e la regolazione del clima.
Il Rapporto Ispra evidenzia come il consumo di suolo rimanga ancora troppo elevato e solo in piccola parte compensato dal ripristino di aree naturali.
La classifica dei comuni ‘Risparmia suolo’
Il Rapporto Ispra ha anche stilato una classifica dei comuni ‘Risparmia suolo’, ovvero quei comuni in cui le trasformazioni della copertura del suolo sono limitate o assenti.
Sul podio del 2024 troviamo Trieste, Bareggio (MI) e Massa Fermana (FM).
Il problema del consumo di suolo in numeri
Nel 2023, sono stati cementificati oltre 21.500 km2 di suolo, di cui l’88% su suolo utile.
L’aumento delle impermeabilizzazioni permanenti ha portato alla cancellazione irreversibile di 26 km2 di suolo in più rispetto all’anno precedente.
Il 70% del nuovo consumo di suolo è avvenuto nei comuni classificati come urbani secondo il recente regolamento europeo sul ripristino della natura (Nature Restoration Law).
Nelle aree dove il nuovo regolamento europeo prevede di azzerare la perdita netta di superfici naturali e di copertura arborea a partire dal 2024, si sono registrati nuovi cantieri (+663 ettari), edifici (+146 ettari) e piazzali asfaltati (+97 ettari).
Le conseguenze del consumo di suolo sulla vita urbana
La costante diminuzione di aree verdi ha un impatto significativo sulla vita urbana.
Meno di un terzo della popolazione urbana riesce a raggiungere un’area verde pubblica di almeno mezzo ettaro entro 300 metri a piedi.
La sfida della sostenibilità
Il consumo di suolo è un problema complesso che richiede un approccio multidisciplinare.
La sfida della sostenibilità è legata alla capacità di conciliare lo sviluppo economico con la tutela dell’ambiente.
È necessario promuovere politiche che incentivino la riqualificazione urbana, il riuso dei terreni e la creazione di aree verdi.
La collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini è fondamentale per affrontare questo problema e garantire un futuro sostenibile per il nostro Paese.