Crollo in Borsa e reazione del Won
La Borsa di Seul ha subito un forte calo in apertura, con l’indice composito Kospi che è sceso inizialmente del 2%, toccando i 2.450,76 punti. Questo crollo è stato innescato dalla dichiarazione del presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, che ha annunciato e poi revocato la legge marziale. Tuttavia, la Borsa ha poi limitato le perdite, con l’indice Kospi che alle 9:06 ora locale era in calo dell’1,02% a quota 2.474,58.
Anche la moneta sudcoreana ha mostrato una certa instabilità. Il won si è mantenuto stabile sul dollaro, con variazioni positive o negative intorno allo 0,02%, attestandosi a 1.414,18. Tuttavia, nelle contrattazioni notturne, il won era sceso a 1.430 sul dollaro, toccando i minimi da ottobre del 2022 di 1.432,4.
Intervento del governo e della Banca centrale
Il governo di Seul ha assicurato la fornitura di “tutta la liquidità necessaria a sostegno dei mercati”, in un chiaro tentativo di rassicurare gli investitori e stabilizzare la situazione. Parallelamente, la Banca centrale sudcoreana (Bok) ha convocato un meeting di emergenza per esaminare la situazione e valutare eventuali misure da adottare. La rapidità con cui la Banca centrale ha reagito alla crisi dimostra la gravità della situazione e la necessità di un intervento immediato per evitare ulteriori danni all’economia sudcoreana.
L’impatto della dichiarazione di legge marziale
La dichiarazione e la successiva revoca della legge marziale da parte del presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol hanno creato un clima di incertezza e instabilità nei mercati finanziari. La rapidità con cui la Borsa di Seul ha reagito dimostra la sensibilità degli investitori alle notizie politiche. Sebbene la legge marziale sia stata revocata, la reazione del mercato dimostra che la fiducia degli investitori può essere facilmente scossa da eventi imprevisti.