La scomparsa di Berta Soler
Berta Soler, leader delle Dame in Bianco, è scomparsa da domenica. Due agenti in borghese del regime cubano l’hanno prelevata con la forza dalla strada mentre usciva dalla sede dell’organizzazione a Lawton, nel comune di Diez de Octubre, all’Avana.
Il marito di Berta Soler, l’ex prigioniero politico Angel Moya Acosta, ha denunciato la scomparsa su Facebook, affermando di non avere notizie di lei da due giorni. Ha anche riferito di aver chiamato il numero 106 per denunciare le persone scomparse e che la polizia ha confermato che non risulta nel registro dei detenuti.
Precedenti sequestri e il Premio Sakharov
Questo non è il primo sequestro di Berta Soler. Il 10 novembre scorso, la polizia in borghese del governo di Cuba l’ha sequestrata e fatta sparire per oltre tre giorni. Solo dopo la sua liberazione si è saputo che era stata reclusa in due stazioni di polizia differenti dell’Avana, quelli di Aguilera e Cotorro.
Nel 2005, Berta Soler ha ricevuto il Premio Sakharov per la libertà di coscienza, assegnato dal Parlamento europeo alle Donne in Bianco.
La situazione dei diritti umani a Cuba
La scomparsa di Berta Soler è un’ulteriore dimostrazione della grave situazione dei diritti umani a Cuba. Il regime cubano ha una lunga storia di repressione contro i dissidenti e gli attivisti, e questo caso non fa eccezione. È importante che la comunità internazionale si faccia sentire e condenni con forza queste azioni. La libertà di espressione e di associazione sono diritti fondamentali che devono essere rispettati in ogni paese, e Cuba non fa eccezione.