Un pianeta neonato di 3 milioni di anni
Un team internazionale di ricerca, guidato dall’Università del Carolina del Nord a Chapel Hill, ha annunciato la scoperta di un pianeta neonato di soli 3 milioni di anni, il più giovane mai individuato con il metodo dei transiti. La scoperta è stata possibile grazie ai dati raccolti dal telescopio spaziale Tess (Transiting Exoplanet Survey Satellite) della Nasa, pubblicati sulla rivista Nature.
Il pianeta, chiamato Iras 04125+2902 b, si trova nella Nube molecolare del Toro, a circa 430 anni luce dalla Terra, e orbita attorno alla stella Iras 04125+2902. Il metodo dei transiti, che consiste nel rilevare i cali di luminosità di una stella causati dal passaggio di un pianeta davanti ad essa, è il più utilizzato per la ricerca di pianeti extrasolari, ma risulta poco efficace quando si ha a che fare con una giovane stella circondata da un disco protoplanetario di detriti che blocca la vista.
In questo caso, una fortunata coincidenza ha fatto sì che un disco di detriti misteriosamente deformato intorno alla stella lasciasse sbucare a sorpresa il pianeta neonato.
Un pianeta con un’atmosfera gonfia
Il pianeta Iras 04125+2902 b ha una massa pari a un terzo di quella di Giove, pur avendo il suo stesso diametro. Ciò significa che ha una densità relativamente bassa e, probabilmente, un’atmosfera gonfia.
È quindi probabile che il pianeta non sia un gigante gassoso come Giove e che la sua atmosfera si assottiglierà nel tempo. Quando il pianeta si stabilizzerà, potrà diventare un mini-Nettuno gassoso o persino una super-Terra rocciosa. Questi sono i due tipi di pianeti più comuni nella nostra galassia, anche se non si trovano nel nostro Sistema solare.
Un’opportunità per studiare l’evoluzione delle atmosfere planetarie
La scoperta di questo pianeta neonato rappresenta un’opportunità unica per studiare le prime fasi dell’evoluzione delle atmosfere planetarie.
“Questo pianeta può aiutarci a comprendere le prime fasi dell’evoluzione delle atmosfere planetarie”, osserva il ricercatore Enric Pallé, dell’Istituto astrofisico delle Canarie. “Perché è durante i primi anni di formazione che una parte importante di queste atmosfere può essere persa nello spazio a causa dell’interazione con la stella ospite”.
Un’osservazione fondamentale per la comprensione dell’evoluzione planetaria
La scoperta di questo pianeta neonato è un’osservazione fondamentale per la comprensione dell’evoluzione planetaria. La possibilità di studiare un pianeta così giovane, con la sua atmosfera ancora in formazione, ci permetterà di ottenere informazioni preziose sulle dinamiche che portano alla formazione dei pianeti e alla loro evoluzione nel tempo. La scoperta potrebbe anche fornire nuove informazioni sulla formazione e l’evoluzione delle atmosfere planetarie, che sono fondamentali per la vita come la conosciamo.