Le dimissioni di Tavares e le richieste di audizione
La crisi di Stellantis si intensifica dopo le dimissioni dell’amministratore delegato Carlos Tavares, annunciate ieri. La notizia ha scatenato una serie di richieste di audizione del presidente John Elkann, da parte di esponenti politici e sindacati, per chiarire il futuro del gruppo in Italia e le ricadute occupazionali.
Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive della Camera, ha dichiarato di aver inviato una lettera di richiesta di audizione ad Elkann, sottolineando la necessità di un confronto urgente in seguito al cambiamento nel Consiglio di amministrazione di Stellantis.
Anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha sollevato la questione, evidenziando la necessità di un confronto tra il gruppo dirigente di Stellantis, i sindacati e la presidenza del Consiglio per definire politiche industriali e investimenti in Italia.
I capigruppo delle opposizioni in Commissione Attività Produttive della Camera, in una nota congiunta, hanno chiesto formalmente alla presidenza della Commissione di calendarizzare con urgenza l’audizione di Elkann, sottolineando l’urgenza di un confronto immediato in un settore già in grave crisi.
Anche i senatori Antonio Misiani e Andrea Martella, in una nota congiunta, hanno rinnovato la richiesta di audizione di Elkann, sottolineando l’importanza del futuro di Stellantis e dell’Automotive in Italia per lo sviluppo industriale del Paese e per le ricadute occupazionali.
La crisi del settore automotive italiano
Il settore automotive italiano è in grave difficoltà, con la produzione di auto che si è dimezzata rispetto alla capacità produttiva. Quest’anno si produrranno negli stabilimenti italiani poco più di 300 mila auto contro una capacità produttiva di quasi un milione e mezzo.
La crisi è stata evidenziata anche dal presidente del M5s Giuseppe Conte, che ha visitato lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco (Napoli), esprimendo solidarietà ai lavoratori. Conte ha definito la situazione una “crisi industriale ormai già evidente” e ha criticato le scelte di Tavares, che ha definito “la strada dei guadagni personali e non di un piano serio di responsabilità anche sociale per l’azienda che gestisci”.
Le richieste di un piano industriale serio
Le opposizioni e i sindacati chiedono a Elkann di assumersi la responsabilità diretta con gli altri soci per venire a sedersi con il governo italiano e la politica a livello europeo per cercare di costruire un piano industriale serio che dia sicurezza e futuro all’automotive.
La richiesta di un piano industriale serio è stata ribadita da tutti gli esponenti politici che si sono espressi sulla questione. Il futuro del settore automotive italiano è in gioco e le decisioni che verranno prese avranno un impatto significativo sull’occupazione e sulla competitività industriale del Paese.
Un momento di svolta per Stellantis e l’automotive italiano
Le dimissioni di Tavares rappresentano un momento di svolta per Stellantis e per l’intero settore automotive italiano. Il futuro del gruppo e del settore è in gioco e le decisioni che verranno prese avranno un impatto significativo sull’occupazione e sulla competitività industriale del Paese. È importante che Elkann si assuma la responsabilità di guidare il gruppo verso un futuro sostenibile e che si impegni a costruire un piano industriale serio che dia sicurezza e futuro all’automotive italiano.