Un appello per il fine vita
Papa Francesco ha lanciato un nuovo appello sul fine vita, rivolgendosi ad alcuni parlamentari francesi in visita in Vaticano. Il Pontefice ha chiesto che il dibattito su questa "questione essenziale" sia condotto "nella verità", concentrandosi sullo sviluppo delle cure palliative per "accompagnare la vita al suo termine naturale".
Francesco ha sottolineato che le persone in fase terminale hanno bisogno di essere sostenute da assistenti "fedeli alla loro vocazione", che è quella di fornire assistenza e sollievo, pur non potendo sempre guarire. Il Papa ha anche aggiunto che "le parole non sempre servono ma prendere per mano un ammalato, prendere per mano: questo fa tanto bene non solo all’ammalato ma anche a noi".
Un tema delicato nelle relazioni con la Francia
Il fine vita è un tema caldo in Francia, e insieme alla questione dell’aborto, è uno dei temi che rende più complicate le relazioni tra la Santa Sede e il Paese guidato da Emmanuel Macron. Probabilmente saranno anche i temi che saranno toccati nella prossima visita apostolica di Francesco ad Ajaccio, in Corsica.
Per la terza volta il Papa torna in Francia (era stato a Strasburgo nel 2014 e a Marsiglia lo scorso anno), senza però accettare l’invito a Parigi, neanche per la riapertura della cattedrale di Notre Dame che ci sarà tra una settimana.
Il ruolo della Chiesa nella società
Parlando ai politici francesi, il Papa ha affermato che "pur essendo distinte, politica e religione hanno interessi comuni e condivisi, e a diverso titolo siamo tutti consapevoli del ruolo che dobbiamo svolgere per il bene comune".
Francesco ha aggiunto che "la Chiesa desidera risvegliare le forze spirituali che rendono feconda l’intera vita sociale", e che i politici "potete contare sul suo aiuto".
Incontri e visite future
La sala stampa vaticana ha annunciato che il 4 dicembre il Pontefice incontrerà Viktor Orban, primo ministro d’Ungheria, con il quale i rapporti, nonostante la divergenza di vedute su molti temi, sono costanti. Francesco sa che Orban è un interlocutore di primo piano per i conflitti in corso, a partire da quello tra Russia e Ucraina.
Infine, il Papa ha confermato il suo desiderio di andare nel 2025 a Nicea per i 1700 anni del Concilio. Lo ha ribadito nella lettera di auguri, per la festa di Sant’Andrea, inviata al Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo. Dal Fanar, il quartier generale degli ortodossi a Istanbul, trapela come possibile data di questa visita in Turchia il 29 maggio del prossimo anno.
Un messaggio di speranza e di accompagnamento
L’appello del Papa sul fine vita è un messaggio di speranza e di accompagnamento per coloro che si trovano in una fase delicata della vita. La sua richiesta di un dibattito condotto nella verità e incentrato sullo sviluppo delle cure palliative è un invito a concentrarsi sulla dignità della persona e sul suo diritto a una morte serena e dignitosa. Le parole del Papa sottolineano l’importanza della compassione e del sostegno umano, che possono fare la differenza per chi sta affrontando la fine della vita.