Un manager di lungo corso
Carlos Tavares, l’uomo che ha guidato la fusione tra Psa e Fca, dando vita al gigante automobilistico Stellantis, è un manager di lungo corso con una carriera che ha attraversato le grandi case automobilistiche. Nato a Lisbona nel 1957, Tavares si è trasferito in Francia all’età di 17 anni, dove ha conseguito i migliori diplomi. La sua passione per le auto è nata all’età di 14 anni, durante una visita a un circuito automobilistico in Portogallo.
La sua carriera nel settore automobilistico è iniziata nel 1981, quando è stato assunto da Renault, dove ha lavorato al progetto Megane. In seguito, è stato trasferito in Nissan, dove è diventato responsabile del mercato per il Nord e il Sud America. Nel 2011, è tornato in Renault come Chief operating officer, lavorando a stretto contatto con Carlos Ghosn. Tuttavia, il loro rapporto si è incrinato dopo un’intervista, portando Tavares a passare al gruppo concorrente, Psa.
In Psa, Tavares è stato amministratore delegato e presidente del gruppo, guidando la riorganizzazione dell’azienda, la riduzione dei costi e il rilancio delle vendite. Nel 2017, ha acquisito Opel dal gruppo americano General Motors. Dopo il fallimento della fusione tra Fca e Renault, Tavares ha convinto le famiglie Agnelli-Elkann e Peugeot dell’opportunità di una fusione tra Psa e Fca. Nel 2021, la fusione è stata completata, dando vita a Stellantis, di cui Tavares è diventato amministratore delegato.
Le sfide di Stellantis
Tavares ha ereditato un gruppo automobilistico in un contesto difficile, caratterizzato dalla pandemia, dalla transizione ecologica e dalla crisi economica. Stellantis ha dovuto affrontare vendite difficili, perdita di quote di mercato e il ricorso alla cassa integrazione in molti stabilimenti. Il confronto con il governo italiano è stato particolarmente complicato, soprattutto in merito al piano di riorganizzazione del gruppo.
In un’audizione in Parlamento, Tavares ha criticato il governo italiano, accusandolo di avere costi troppo alti, in particolare per l’energia. Le sue dichiarazioni hanno suscitato aspre polemiche, con il governo che lo ha accusato di aver gestito male la situazione. Tavares ha replicato, sostenendo che altri avevano creato il caos e che lui era stato chiamato a risolvere la situazione e a garantire posti di lavoro.
Le dichiarazioni di Tavares hanno evidenziato le sfide che il settore automobilistico sta affrontando in un contesto di trasformazione profonda. La transizione ecologica, la crisi economica e la crescente concorrenza da parte dei produttori cinesi stanno mettendo a dura prova i grandi gruppi automobilistici.
Il futuro di Stellantis
Il futuro di Stellantis è incerto. Il gruppo dovrà affrontare sfide importanti per rimanere competitivo nel mercato globale. La transizione ecologica richiederà investimenti significativi in tecnologie e infrastrutture, mentre la crisi economica potrebbe portare a una riduzione della domanda di auto.
Tavares ha annunciato che Stellantis sta cercando un successore per il 2026. La ricerca del suo successore è un segno che il manager è consapevole delle sfide che attendono il gruppo e che si sta preparando a lasciare il timone. Il suo successore dovrà affrontare un contesto complesso, ma anche ricco di opportunità. La transizione ecologica offre la possibilità di creare un nuovo modello di mobilità sostenibile, mentre la digitalizzazione apre nuove strade per l’innovazione e la personalizzazione.
Un leader controverso
Carlos Tavares è un leader controverso. Le sue dichiarazioni hanno suscitato polemiche, ma hanno anche evidenziato le sfide che il settore automobilistico sta affrontando in un contesto di trasformazione profonda. La sua determinazione e la sua esperienza saranno fondamentali per il futuro di Stellantis, ma la sua gestione del gruppo dovrà essere attentamente monitorata.