Un viaggio tra musica e famiglia
Antonio Pappano, maestro di fama internazionale, ha deciso di mettere a nudo la sua storia in “La mia vita in musica”, un libro che ripercorre la sua lunga carriera, dalle prime lezioni di pianoforte a sei anni in Inghilterra fino ai successi sul podio di orchestre di spicco, culminati nella direzione musicale della cerimonia di incoronazione di Re Giorgio III nella abbazia di Westminster.
Il libro è un viaggio intimo che svela la sua passione per la musica, la sua visione totale dell’esecuzione e il suo amore per la moglie Pamela, pianista come lui. Pappano racconta con sincerità la sua infanzia, la povertà in famiglia, l’imperativo del lavoro come occasione per migliorarsi e il rigore tipico dei sanniti che animava i suoi genitori, domestici per una famiglia molto ricca. Il padre aveva anche una scuola di canto ed è lì che il piccolo Antonio, a 10 anni, cominciò ad accompagnare al pianoforte gli allievi nei capolavori della lirica, del musical e della tradizione popolare.
Il maestro ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera, dalla prima direzione a Oslo alla Royal Opera House, al lungo legame con Santa Cecilia e Roma, fino all’impegno come successore di Simon Rattle con la London Symphony Orchestra. Il libro è anche un’occasione per conoscere meglio l’uomo dietro il direttore, la sua personalità poliedrica, il suo amore per la musica e la sua famiglia.
La visione totale dell’esecuzione
Pappano non si limita a dirigere un’orchestra, ma cerca di creare un’esperienza totale, un’emozione che coinvolge il pubblico a 360 gradi. Il maestro spiega che la sua visione dell’esecuzione è “ascoltando bene la musica per poterla comunicare”. Sul podio, la tensione nevrotica fa parte del gioco, ma con la calma totale qualcosa mancherà. E con il pubblico cambiano anche l’acustica e l’atmosfera in sala. Ogni concerto è un viaggio nuovo, un’esperienza unica che non può essere replicata.
Il libro è anche un’occasione per conoscere meglio la sua visione musicale, i suoi autori preferiti (Wagner, Mozart, Bruckner e lo Stabat Mater di Rossini), le sue esperienze con grandi maestri come Leonard Bernstein, Daniel Barenboim e Placido Domingo e il suo rapporto privilegiato con i grandi interpreti del teatro musicale.
Il futuro di un maestro
Antonio Pappano non si è mai guardato indietro, ha sempre marciato come una locomotiva. Ma in tempi recenti ha imparato a cercare momenti di contemplazione e di intimità. Dopo tanti successi e riconoscimenti, cosa manca alla sua collezione di trofei? “Una calma interiore”, dice il maestro, “anche se l’inquietudine è una mia caratteristica che viene dai miei genitori, ma a volte è davvero troppo. E poi mi mancano tanti brani che voglio eseguire e studiare e questo è bello per un direttore perché il repertorio va ad infinitum. Sono molto fortunato in questo.”
Il libro “La mia vita in musica” è un’occasione per conoscere meglio Antonio Pappano, un maestro che ha saputo coniugare la sua passione per la musica con la sua visione totale dell’esecuzione e la sua vita personale. Un viaggio intimo che svela l’uomo dietro il direttore, la sua storia, le sue emozioni e la sua visione del futuro.
Un racconto intimo e sincero
“La mia vita in musica” è un libro che va oltre la semplice biografia di un direttore d’orchestra. Pappano si mette a nudo, raccontando con sincerità la sua storia, le sue emozioni e le sue passioni. Il libro è un’occasione per conoscere meglio l’uomo dietro il maestro, la sua umanità, la sua fragilità e la sua forza. Un racconto intimo e sincero che ci permette di entrare nel cuore di un artista che ha dedicato la sua vita alla musica.