Nora Lux come Benedetta: un’azione di protesta contro la mostra “Il Tempo del futurismo”
La performer Nora Lux, in un’azione di protesta contro la mostra “Il Tempo del futurismo” alla Galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea di Roma, si trasformerà in Benedetta, artista futurista. Il 2 dicembre alle 18, Nora Lux, con in mano il Programma Politico Futurista (1913), mostrerà al pubblico solo una frase di quel proclama: “contro l’ingerenza del governo in materia d’arte”.
Questa performance vuole essere un’azione di opposizione alle “prevaricazioni, appropriazioni, stravolgimenti e favoritismi compiuti dal ministero della Cultura e dalla Gnam nell’organizzazione della mostra curata da Gabriele Simongini”.
L’obiettivo dell’azione è anche quello di “salvaguardare una delle avanguardie italiane da un’inutile, superficiale e dannosa propaganda”.
Benedetta Cappa: un’icona del Futurismo
Benedetta Cappa, nota come Benedetta, è stata una pittrice, scenografa e scrittrice italiana, esponente del Futurismo e moglie di Filippo Tommaso Marinetti. La sua figura è stata fondamentale nello sviluppo del movimento futurista, soprattutto per la sua capacità di tradurre in immagini le idee di Marinetti.
Benedetta ha contribuito alla creazione di manifesti, scenografie teatrali e dipinti, sempre con un’attenzione particolare alla dinamica e alla velocità, elementi cardine del Futurismo. La sua opera si distingue per la sua energia e la sua capacità di catturare l’essenza del movimento futurista.
Un’azione di protesta contro la “propaganda” del Futurismo
L’azione di Nora Lux come Benedetta è un’iniziativa interessante che solleva alcuni interrogativi sul modo in cui il Futurismo viene presentato al pubblico. La critica alla “propaganda” del ministero della Cultura e della Gnam mette in luce la difficoltà di presentare un movimento complesso come il Futurismo in modo oggettivo e rispettoso della sua storia. È importante riflettere su come la cultura e l’arte siano presentate al pubblico e su come la “propaganda” possa influenzare la percezione di un movimento artistico.