L’esclusione dal Comitato Scientifico e l’appropriazione del lavoro
Giancarlo Carpi, noto storico dell’arte, ha intrapreso un’azione legale contro il Ministero della Cultura (Mic) e la Galleria d’arte moderna e contemporanea di Roma, denunciando un’esclusione ingiustificata dal Comitato Scientifico della mostra “Il tempo del Futurismo” e l’appropriazione indebita del lavoro svolto. Carpi afferma di essere stato inizialmente invitato a far parte del Comitato Scientifico tramite una comunicazione della direzione musei del Mic, ma di essere stato poi estromesso dal gruppo di lavoro mesi dopo, dopo aver già svolto un lavoro consistente nella co-cura di due sezioni della mostra: “Ricostruzione Futurista dell’Universo” ed “Esiti di Ricostruzione”.
Il lavoro svolto e le accuse di appropriazione e truffa
Secondo Carpi, il suo lavoro, svolto su esplicito incarico del curatore della mostra Gabriele Simongini, comprendeva la collaborazione con Maurizio Scudiero per la co-cura della sezione “Ricostruzione Futurista dell’Universo” e la strutturazione della sezione “Esiti di Ricostruzione”. Questo lavoro, durato circa otto mesi, comprendeva la scrittura di testi critici e l’avvio della campagna prestiti di opere da includere nelle sezioni a lui affidate. Carpi accusa gli organizzatori della mostra di essersi appropriati del suo lavoro, presentando un esposto per “appropriazione indebita” e “truffa”. L’accusa di truffa si basa sul fatto che Carpi sostiene di essere stato indotto a credere, con “raggiri”, di essere effettivamente componente del Comitato Scientifico.
La diffida per lesione del diritto d’autore
Oltre all’esposto, Carpi ha anche incaricato il suo avvocato di inviare una diffida al Mic e alla Galleria d’arte moderna e contemporanea, chiedendo di cessare l’utilizzo del materiale da lui realizzato per la mostra. La tesi sostenuta da Carpi è che le sezioni di mostra da lui curate, dotate di originalità creativa, sono coperte da diritto d’autore. Pertanto, l’utilizzo del materiale senza il suo consenso costituirebbe una violazione del suo diritto d’autore.
Considerazioni sul caso
Il caso di Giancarlo Carpi solleva importanti questioni relative alla tutela del lavoro intellettuale e al rispetto dei contratti. È fondamentale che i professionisti del settore artistico siano tutelati da comportamenti scorretti e che i loro diritti di autore siano riconosciuti e rispettati. La vicenda evidenzia anche la necessità di maggiore trasparenza e chiarezza nella gestione dei progetti culturali, in modo da evitare situazioni di ambiguità e conflitto.