L’assedio continua: i leader dell’opposizione senza acqua potabile
L’assedio all’ambasciata argentina a Caracas da parte della polizia e dell’intelligence del Venezuela continua senza sosta. I sei leader dell’opposizione, rifugiati nella sede diplomatica dal marzo scorso, denunciano una situazione sempre più critica, con la mancanza di acqua potabile come ultimo colpo. Pedro Urruchurtu Noselli, coordinatore internazionale del partito Vente Venezuela della leader di opposizione Maria Corina Machado, ha confermato che il serbatoio dell’acqua è stato svuotato, dopo aver razionato le ultime riserve. “Una settimana di assedio continuo all’Ambasciata dell’Argentina a Caracas, sotto custodia del Brasile, mentre gli agenti rimangono all’esterno. Continuiamo a non avere elettricità e impediscono l’accesso all’acqua potabile”, ha denunciato Urruchurtu Noselli.
Il governo Maduro taglia i servizi essenziali
Da una settimana, il governo presieduto da Nicolás Maduro ha deciso di interrompere i servizi essenziali all’interno dell’ambasciata, tagliando l’elettricità e l’acqua potabile. Questa mossa sembra essere un’ulteriore escalation della pressione sul governo argentino e sui leader dell’opposizione, che si trovano in una situazione di isolamento e privazione. La mancanza di acqua potabile rappresenta un rischio serio per la salute dei rifugiati, che potrebbero essere esposti a malattie e disidratazione.
Un’escalation pericolosa
La situazione all’ambasciata argentina a Caracas è un esempio lampante della crescente tensione politica in Venezuela. Il governo Maduro sembra intenzionato a intensificare la pressione sui leader dell’opposizione, utilizzando metodi sempre più drastici. La mancanza di acqua potabile, un diritto fondamentale per ogni essere umano, è un segnale allarmante che evidenzia la gravità della situazione e la necessità di una soluzione politica immediata. La comunità internazionale dovrebbe condannare con fermezza le azioni del governo venezuelano e chiedere il rilascio immediato dei leader dell’opposizione, garantendo la loro sicurezza e il rispetto dei loro diritti umani.