Stellantis non rinnova la commessa alla Trasnova: 90 licenziamenti in vista
In una giornata di sciopero generale proclamato da Cgil e Uil, Stellantis ha comunicato alla Trasnova che il prossimo 31 dicembre non sarà rinnovata la commessa per la movimentazione auto negli stabilimenti di Mirafiori, Cassino, Pomigliano e Melfi. La decisione si traduce in 90 licenziamenti per i lavoratori impiegati presso lo stabilimento GB Vico.
La notizia è stata accolta con sdegno dalla Fiom Napoli, che ha denunciato la scelta di Stellantis come un’ulteriore conferma della volontà della multinazionale di smantellare la presenza dell’industria automobilistica in Italia. “Questo, per quanto riguarda i lavoratori impiegati presso lo stabilimento GB Vico, si traduce in 90 licenziamenti, che rafforzano il nostro convincimento che Tavares ed Elkann hanno deciso di smantellare in Italia la presenza dell’industria automobilistica”, hanno affermato Mauro Cristiani, segretario generale Fiom Napoli e Mario Di Costanzo, responsabile settore automotive Fiom Napoli.
La Fiom Napoli chiede azioni concrete alle istituzioni
La Fiom Napoli ha annunciato che nelle prossime ore, oltre alle iniziative di protesta e di lotta, chiederà alle istituzioni ed ai parlamentari eletti in Campania azioni concrete per tutelare l’occupazione e per spingere affinché Stellantis revochi la sua scelta. “Nelle prossime ore, oltre alle iniziative di protesta e di lotta – precisano i dirigenti della Fiom – chiederemo alle istituzioni ed ai parlamentari eletti in Campania azioni concrete per tutelare l’occupazione e per spingere affinché Stellantis revochi la sua scelta scellerata, che sul nostro territorio impoverisce il tessuto industriale e produce arretratezza economica e sociale”.
Un duro colpo per l’industria automobilistica italiana
La decisione di Stellantis di non rinnovare la commessa alla Trasnova è un duro colpo per l’industria automobilistica italiana. La perdita di 90 posti di lavoro nello stabilimento GB Vico è solo la punta dell’iceberg di un problema più ampio: la delocalizzazione e la dismissione di attività produttive in Italia da parte delle grandi multinazionali. La Fiom Napoli ha ragione a denunciare la scelta di Stellantis come un’ulteriore conferma di questa tendenza.
Le istituzioni devono intervenire con urgenza per tutelare l’occupazione e per contrastare la deindustrializzazione del nostro Paese. La scelta di Stellantis di non rinnovare la commessa alla Trasnova è un campanello d’allarme che non possiamo ignorare.
La sfida della transizione ecologica e la necessità di un piano industriale per l’Italia
La notizia della mancata proroga del contratto con Trasnova da parte di Stellantis è un segnale allarmante che evidenzia una situazione complessa nel settore automotive italiano. La sfida della transizione ecologica, con la crescente domanda di veicoli elettrici, impone un ripensamento del modello industriale. È necessario che il governo italiano elabori un piano strategico per sostenere la transizione verso la mobilità sostenibile, tutelando l’occupazione e garantendo la competitività del settore. Un piano che preveda investimenti mirati in ricerca e sviluppo, formazione e infrastrutture, perché il futuro dell’industria automobilistica italiana dipenda dalla capacità di adattarsi alle nuove sfide globali.