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Lo sgombero di 36 case al Parco Verde
Nel Parco Verde di Caivano (Napoli), è in corso lo sgombero di 36 case occupate abusivamente da anni. L’operazione, disposta dalla procura di Napoli Nord, è solo una prima tranche di un’azione più ampia che mira a liberare 240 unità abitative occupate illegalmente. L’autorità giudiziaria ha individuato ben 240 casi di possesso illegale delle unità abitative, contestando a 419 persone il reato di occupazione abusiva.
Gli sgomberi odierni riguardano casi in cui non è possibile attuare procedure di regolarizzazione, a causa delle posizioni reddituali oppure dei precedenti penali degli occupanti.
Il Parco Verde e la cronaca nera
Il complesso delle case popolari del Parco Verde di Caivano è stato sotto i riflettori per una serie di drammatici episodi di cronaca. Tra questi, l’ultimo in ordine di tempo è lo stupro di due cuginette da parte di un branco di assalitori, in gran parte minorenni, avvenuto nel 2023.
Da poco più di un anno, dopo l’appello del parroco Maurizio Patriciello e la successiva visita della premier Meloni, sono in corso massicci interventi di riqualificazione, in tutta Caivano e in particolare nell’area del Parco Verde.
Un segnale di cambiamento per il Parco Verde?
Lo sgombero delle case occupate abusivamente rappresenta un segnale importante per il Parco Verde di Caivano, un’area che ha sofferto per anni di degrado e criminalità. La riqualificazione del territorio, in corso da oltre un anno, è un passo fondamentale per riportare la legalità e la sicurezza in un contesto sociale che ha bisogno di un profondo rinnovamento. Tuttavia, è importante ricordare che la soluzione al problema non si limita allo sgombero delle case. È necessario un intervento a lungo termine che affronti le cause profonde del degrado sociale e della criminalità, investendo in servizi sociali, formazione e opportunità di lavoro per i residenti.