Assenze e tensioni all’assemblea di Europa Verde
L’assemblea di Europa Verde a Chianciano, che avrebbe dovuto riunire tutti i leader di centrosinistra, ha visto la presenza di Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Riccardo Magi, mentre Giuseppe Conte ha partecipato in video a causa degli impegni con la Costituente M5s. Carlo Calenda, previsto in scaletta, è stato assente per motivi personali. L’incontro è stato segnato da tensioni e divergenze, in particolare sulla politica estera e sulla guerra in Ucraina.
Schlein: “L’unità non è un valore a tutti i costi”
Di fronte alle assenze e alle tensioni, Elly Schlein ha lanciato un messaggio chiaro: “L’unità non è un valore a tutti i costi, ma lo è se riesce a raccogliersi attorno a un progetto coerente, a un programma definito e a valori condivisi”. La leader del Pd ha ribadito l’importanza di un “luogo di sintesi” per comporre le differenze e costruire un’alternativa.
Divergenze sulla politica estera
Le divergenze sulla politica estera sono emerse in modo netto. Avs si è schierato contro l’escalation delle armi, mentre Conte ha ribadito la sua posizione contraria all’invio di armi in Ucraina, sostenendo che “l’Ue ha scelto la guerra”. Magi, invece, ha difeso l’invio di armamenti a Kiev, ricevendo contestazioni dalla platea. Schlein, pur dichiarando di essere d’accordo sulla pace, ha sottolineato che non c’è accordo sul modo per raggiungerla.
Il futuro delle alleanze
Le tensioni riguardano anche le future alleanze. Bonelli ha escluso la possibilità di un’alleanza con Italia Viva, ma ha annunciato un incontro con Calenda per discutere di temi comuni. Azione, però, ha espresso la sua contrarietà a qualsiasi alleanza con chi “propugna la resa dell’Ucraina”. Italia Viva, dal canto suo, ha punzecchiato il Pd dopo l’invito di Landini a votare per i referendum sul lavoro.
L’unità del centrosinistra: un obiettivo difficile da raggiungere
L’assemblea di Europa Verde ha evidenziato le difficoltà di costruire un’unità solida nel centrosinistra. Le divergenze sulla politica estera, in particolare sulla guerra in Ucraina, e le tensioni tra i diversi partiti rappresentano un ostacolo importante per la creazione di un’alleanza forte e coesa. La ricerca di un “luogo di sintesi” è un obiettivo ambizioso, ma la strada da percorrere è ancora lunga e incerta.