Un’eredità di inclusione e cultura
La casa editrice Erickson, punto di riferimento per il contributo alla diffusione culturale dell’inclusione, compie quarant’anni. Un traguardo importante per una realtà che conta oltre 2500 titoli a catalogo, 150 novità e 20.000 persone formate ogni anno. Un’eredità che celebra l’impegno costante per la diffusione di una cultura inclusiva e il lavoro di un team di oltre 150 persone e una rete di 2000 formatori e autori.
Fondata nel 1984 da Fabio Folgheraiter e Dario Ianes, Edizioni Centro Studi Erickson nasce con l’obiettivo di offrire un contributo concreto ai lavoratori del mondo delle disabilità, della scuola e del lavoro sociale. L’idea era quella di documentare le esperienze e le buone prassi del mondo anglosassone, rispondendo alle necessità di pedagogisti, psicologi, educatori professionali, insegnanti di sostegno e volontari, in un momento storico in cui l’inserimento dei ragazzi con disabilità nella scuola dell’obbligo e nel mondo del lavoro era una novità.
“Guardando alla nostra storia capiamo ora meglio che ogni impresa culturale mantiene senso ed efficacia negli anni quando riesce a collegare assieme e armonizzare tanti contributi e tanti doni inaspettati, che quasi mai arrivano per programmazione o per calcolo”, afferma Fabio Folgheraiter.
“Ci vuole poco a ricordare gli inizi, quarant’anni fa, con i primi libri che uscivano dal garage e le fatture scritte a mano nel soggiorno di casa, è più impegnativo immaginare il futuro della cultura e della scuola in questo clima politico che mi sembra non particolarmente appassionato a sostenere questi temi”, sottolinea Dario Ianes.
L’eredità di Milton Erickson
Il nome scelto per la casa editrice è un omaggio a Milton Erickson, uno dei più importanti psicoterapeuti e ipnoterapeuti del Novecento. Erickson, segnato da una grave disabilità, riuscì ad affermarsi come terapeuta e dedicò la sua vita agli altri. Il suo esempio è un simbolo di resilienza e di impegno per l’inclusione, valori che sono alla base del lavoro di Erickson.
Valori e principi guida
Quarant’anni dopo, i valori che guidano il lavoro di Erickson rimangono invariati. La casa editrice si impegna a mettere al centro la persona, a favorire la relazione come strumento di aiuto, a promuovere l’inclusione come conquista costante, a considerare la disabilità come un’opportunità per ampliare gli orizzonti, a valorizzare la collaborazione multidisciplinare e trasversale, a diffondere una conoscenza scientificamente fondata e ad aprirsi al mondo con uno spirito di accoglienza.
Questi valori sono la base per affrontare le sfide che la società di oggi e di domani ci presenta. Erickson continua a essere un punto di riferimento per la diffusione di una cultura inclusiva e per la formazione di professionisti che operano nel mondo delle disabilità, della scuola e del lavoro sociale.
Un futuro per l’inclusione
L’anniversario di Erickson rappresenta un’occasione importante per riflettere sul ruolo fondamentale che la cultura e la formazione hanno nella promozione dell’inclusione. In un mondo sempre più complesso e sfidante, è necessario continuare a investire in iniziative che promuovano la diversità e l’uguaglianza. La casa editrice Erickson ha dimostrato di essere un punto di riferimento per la diffusione di una cultura inclusiva e per la formazione di professionisti che operano in questo campo. Il suo impegno per il futuro è fondamentale per costruire una società più giusta e inclusiva per tutti.