Un cantiere senza fine: la Basilica di Assisi e la sua manutenzione
La Basilica di Assisi, uno dei luoghi sacri più importanti del mondo, continua a essere un cantiere in continua evoluzione. A 25 anni dalla riapertura dopo il devastante terremoto del 1997, i lavori di restauro e manutenzione non si fermano. Come ha sottolineato il capo restauratore, il professor Sergio Fusetti, “la Basilica di Assisi costituisce uno scrigno d’arte unico al mondo, per questo, in un certo senso, i lavori iniziati in quel periodo non sono mai finiti”.
La manutenzione si rivela di fondamentale importanza per preservare la bellezza e l’integrità di questo monumento storico e artistico. Recentemente sono stati completati i restauri delle cappelle laterali della chiesa inferiore, mentre si prevede una pausa durante il Giubileo e l’ottavo centenario della morte di San Francesco. Successivamente, si riprenderà con gli affreschi del Maestro di San Francesco nella navata della chiesa inferiore.
La ricostruzione dopo il terremoto del 1997
Il 26 settembre 1997, un terremoto devastante colpì Assisi, causando il crollo di parte della Basilica di San Francesco. Quattro persone persero la vita in quella tragedia. La ricostruzione fu un’impresa ardua e complessa, ma grazie al lavoro instancabile di ingegneri, architetti e restauratori, la basilica fu riaperta al culto il 28 novembre 1999, poco prima dell’inizio del Grande Giubileo del 2000.
Il cardinale Angelo Sodano celebrò una solenne liturgia quel giorno, restituendo la basilica al suo ruolo di luogo di culto e di contemplazione. La ricostruzione fu definita “il cantiere dell’utopia”, un’impresa che sembrava impossibile, ma che fu portata a termine con successo in un tempo record.
L’eredità di San Francesco e la conservazione del patrimonio
La Basilica di Assisi rappresenta non solo un capolavoro artistico, ma anche un luogo di grande spiritualità e di profonda devozione. La continua manutenzione e i restauri sono un atto di rispetto per l’eredità di San Francesco e per il patrimonio culturale che la basilica rappresenta. È importante ricordare che la conservazione di questi luoghi non è solo un dovere, ma anche un investimento per il futuro, un modo per garantire che le generazioni future possano continuare ad ammirare e ad ispirarsi a questa straordinaria opera d’arte.