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La protesta di Zerocalcare
La polemica che ha travolto la fiera Più Libri Più Liberi per l’invito del filosofo Leonardo Caffo, sotto processo per maltrattamenti e lesioni alla sua ex compagna, ha portato alla decisione di Zerocalcare di annullare il suo incontro editoriale con Chiara Valerio, previsto per il 6 dicembre.
Il fumettista, in un lungo post su Instagram, ha spiegato le ragioni della sua scelta, definendo l’invito a Caffo “evidentemente inopportuno” e sottolineando l’impossibilità di “glissare su questo tema e parlare d’editoria come niente fosse”.
Zerocalcare ha anche criticato il modo in cui è stata gestita la polemica, definendo “sbagliato” l’invocare il garantismo e affermando che “letteralmente tutto almeno fino all’ultimo messaggio di scuse sia stato sbagliato”.
La posizione di Bao Publishing
La casa editrice Bao Publishing, che pubblica Zerocalcare, ha condiviso la decisione del fumettista, annullando tutti gli eventi in programma alla fiera ma confermando la presenza con il suo stand.
In un post su Instagram, Bao ha spiegato che la scelta di annullare gli eventi è stata presa “per dare un segno di discontinuità e di distacco da un modo di fare programma e di comunicare che non ci appartiene”.
Le reazioni degli altri autori
La decisione di Zerocalcare ha scatenato una serie di reazioni da parte di altri autori e autrici. Fumettibrutti, nome d’arte di Josephine Yole Signorelli, e la giornalista e scrittrice Giulia Siviero hanno annunciato la loro rinuncia a partecipare alla fiera. Anche Marco Rech, in arte Zerocalcare, ha spiegato che il suo incontro previsto con Chiara Valerio era “oggettivamente impossibile da tenere”.
Lo scrittore Paolo Di Paolo, in un post su Facebook, ha definito “linciaggio” la reazione nei confronti di Chiara Valerio e si è chiesto se non sarebbe stato più efficace presenziare alla fiera e discutere dell’accaduto, piuttosto che abbandonarla.
Il dibattito sulla responsabilità degli organizzatori
La polemica ha sollevato un dibattito sulla responsabilità degli organizzatori di Più Libri Più Liberi e sulla gestione delle polemiche all’interno delle manifestazioni culturali.
Alcuni hanno criticato la scelta di invitare Caffo, ritenendola inopportuno in considerazione delle accuse di violenza domestica a suo carico. Altri hanno sostenuto la necessità di applicare il principio del garantismo, secondo cui una persona è innocente fino a prova contraria.
La decisione di Zerocalcare di abbandonare la fiera ha aperto un dibattito sul ruolo degli artisti e degli intellettuali nel denunciare le ingiustizie e nel promuovere un cambiamento sociale.
Considerazioni personali
La vicenda di Più Libri Più Liberi solleva una serie di questioni complesse che riguardano la responsabilità degli organizzatori di eventi culturali, la gestione delle polemiche e il ruolo degli artisti e degli intellettuali nella società. La decisione di Zerocalcare di abbandonare la fiera è un atto di protesta che ha il merito di porre al centro del dibattito pubblico il tema della violenza di genere. È importante che le istituzioni culturali siano attente a non dare spazio a personaggi che hanno commesso atti di violenza, ma allo stesso tempo è necessario garantire il diritto di difesa e il rispetto del principio del garantismo. La soluzione ideale sarebbe quella di trovare un equilibrio tra la tutela dei valori etici e il rispetto dei principi di giustizia e di libertà. La cultura, in tutte le sue forme, dovrebbe essere uno strumento di progresso e di cambiamento sociale, e non dovrebbe mai essere utilizzata per giustificare o minimizzare la violenza in qualsiasi forma essa si manifesti.