L’intimidazione del Sebin
Due pattuglie del Servizio d’Intelligence venezuelano (Sebin) hanno circondato in diverse occasioni nelle ultime 24 ore l’abitazione dove vive la madre della leader dell’opposizione María Corina Machado, a Caracas. La coalizione conservatrice ConVzla ha denunciato l’accaduto sui social network, descrivendo come “due pattuglie del Sebin hanno parcheggiato” davanti alla casa della madre di Machado “con le sirene accese” mentre agenti incappucciati stazionavano nei pressi dell’ingresso.
Un’azione intimidatoria?
L’episodio è interpretato dagli ambienti vicini all’opposizione come un tentativo di intimidazione contro Machado, che attualmente vive in località segreta, dopo che la procura ha annunciato la prossima incriminazione dell’ex deputata conservatrice per le accuse di alto tradimento e altri crimini.
La nuova legge e il rischio per Machado
L’azione del Sebin, fedele al presidente Nicolas Maduro, segue di poche ore l’approvazione in parlamento di una legge che prevede la reclusione da 25 a 30 anni e l’ineleggibilità fino a 60 anni per i cittadini che manifestino approvazione alle sanzioni varate contro Caracas da Paesi stranieri. La norma pone Machado, a rischio di essere perseguita avendo più volte sostenuto le azioni portate avanti dagli Stati Uniti contro il governo venezuelano.
Il contesto politico in Venezuela
La situazione in Venezuela è tesa e complessa. Il governo di Maduro è sotto pressione da parte della comunità internazionale e dell’opposizione interna. Le recenti azioni del Sebin, insieme all’approvazione della nuova legge, dimostrano la volontà del governo di reprimere qualsiasi forma di dissenso. È importante monitorare la situazione con attenzione e promuovere il dialogo per una soluzione pacifica della crisi.