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Landini: “Tentativo di svolta autoritaria” e invito alla “rivolta sociale”
Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha espresso forte preoccupazione per un decreto in discussione al Parlamento, definito “decreto sicurezza”, che mira a criminalizzare lo sciopero, i blocchi stradali e le occupazioni di fabbriche. Landini ha definito questa iniziativa un “tentativo serio di una svolta autoritaria” che “mette in discussione la libertà di esistere e la libertà delle persone”.
Landini ha ribadito la necessità di una “rivolta sociale”, invitando tutti a non rimanere passivi di fronte alle ingiustizie. “Il problema mio è il problema di tutti”, ha affermato, sottolineando che solo attraverso la partecipazione collettiva si può cambiare la situazione. “Oggi inizia un percorso di mobilitazione per rivoltare come un guanto questo Paese”, ha concluso.
Sciopero generale a Bologna: migliaia di manifestanti in corteo
Migliaia di persone hanno partecipato al corteo per lo sciopero generale a Bologna, organizzato da Cgil e Uil. I manifestanti, con bandiere, fischietti e striscioni, hanno sfilato da Porta Lame verso piazza Maggiore. Tra i partecipanti, il segretario della Cgil Maurizio Landini e il neoeletto presidente dell’Emilia-Romagna Michele de Pascale. Molti manifestanti indossavano gilet rossi con la scritta “è il momento della rivolta sociale”. Il traffico in centro è stato completamente bloccato.
La libertà di sciopero: un pilastro democratico
La libertà di sciopero è un diritto fondamentale in una società democratica, un mezzo essenziale per la tutela dei diritti dei lavoratori e per la contrattazione collettiva. La criminalizzazione di questo diritto rappresenterebbe un grave attacco alla democrazia e alla libertà di espressione, e potrebbe avere conseguenze negative per il futuro del lavoro e delle relazioni industriali in Italia.