Un’infrastruttura in crescita, ma con un Nord dominante
L’Italia si sta dotando di un’infrastruttura di ricarica sempre più capillare per le auto elettriche. Il numero di punti di ricarica ha raggiunto quota 60.339, con un incremento di 13.111 unità nell’ultimo anno e di 9.661 dall’inizio del 2023. Questo dato positivo, secondo Motus-E, denota il grande impegno degli operatori per dotare il Paese di un’infrastruttura strategica per la mobilità elettrica. Tuttavia, la distribuzione geografica dei punti di ricarica rimane sbilanciata, con il Nord che concentra il 58% del totale, seguito dal Centro (20%) e dal Sud e isole (22%).
La tipologia di colonnine e la sfida delle autostrade
L’80% delle colonnine installate funziona in corrente alternata (AC, fino a 49 kW), mentre il restante 20% è in corrente continua (DC, da 50 kW in su). In particolare, ci sono 48.237 punti di ricarica in AC e 12.102 in DC, di cui 8.536 con potenze da 50-149 kW e 3.566 con potenza uguale o superiore ai 150 kW. Sul fronte autostradale, al 30 settembre sono presenti 1.057 punti di ricarica, con un’impennata rispetto alle 851 del settembre 2023 e alle 310 del settembre 2022. L’86% di questi punti è di tipo veloce in corrente continua e il 64% supera i 150 kW di potenza. Il 42% delle aree di servizio autostradali è già dotato di infrastrutture per la ricarica.
Il ruolo del PNRR e le criticità da affrontare
Il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, sottolinea l’importanza del coordinamento tra Istituzioni e industria per non perdere i fondi del PNRR e per accelerare lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica. Pressi evidenzia anche le criticità pratiche nell’utilizzo dei fondi PNRR, che rischiano di vanificare il potenziale di questo strumento per moltiplicare le colonnine super veloci, soprattutto al Sud e nelle aree a fallimento di mercato. Un altro punto critico riguarda il tasso di punti di ricarica in attesa di connessione, che si attesta al 17,8%. Motus-E ribadisce l’importanza di velocizzare le procedure autorizzative e di un maggiore coinvolgimento dei soggetti coinvolti.
Le Regioni e le città con più punti di ricarica
La Lombardia si conferma la Regione con più punti di ricarica (11.687), seguita da Lazio (6.217), Piemonte (6.035), Veneto (5.690) ed Emilia-Romagna (4.946). Per quanto riguarda le città, Roma è in testa con 4.919 punti di ricarica, seguita da Milano (3.999), Napoli (2.879), Torino (2.751) e Brescia (1.764).
Verso una mobilità elettrica sostenibile
La crescita dell’infrastruttura di ricarica è un segnale positivo per la transizione verso una mobilità elettrica sostenibile in Italia. Tuttavia, è fondamentale che il processo di sviluppo sia equo e inclusivo, garantendo la diffusione capillare dei punti di ricarica su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione al Sud e alle aree rurali. Solo così si potrà creare un ecosistema di mobilità elettrica accessibile a tutti, contribuendo alla riduzione delle emissioni e alla creazione di un futuro più sostenibile.