La scomparsa e il ritrovamento
Il 29 novembre 1980, la baronessa Rothschild e la sua segretaria, Gabriella Guerin, originaria di Ronchis (Udine), scomparvero sui Monti Sibillini, nei pressi di Sarnano (Macerata). Le due donne si trovavano nella zona per eseguire opere di restauro su una casa acquistata a Schito. I loro scheletri furono ritrovati 13 mesi dopo, il 27 gennaio 1982, in un bosco a Podalla di Fiastra, da alcuni cacciatori.
Il racconto della figlia di Gabriella Guerin
Gioia, figlia di Gabriella Guerin, ha rilasciato un’intervista al Messaggero Veneto, in cui ha espresso la sua convinzione che sua madre e la baronessa Rothschild siano state uccise. Gioia, orfana di padre all’età di 2 anni, ha raccontato che i suoi genitori avevano lavorato per il finanziere Rothschild in Inghilterra come cuoca e maggiordomo/autista, venendo considerati amici piuttosto che semplici dipendenti. “Mia madre – spiega – è diventata martire di qualcosa di più grande di lei.”
Ipotesi e misteri
Nel corso degli anni, sono state formulate numerose ipotesi sulla scomparsa delle due donne, con collegamenti a personaggi di spicco e a casi di cronaca nera come il caso Orlandi, il presidente dell’istituto per le opere di religione Paul Marcinkus, l’omicidio di Roberto Calvi e il furto alla casa d’aste Christie’s di Piazza Navona. Gioia, tuttavia, non è convinta che si arriverà mai a scoprire la verità, temendo che il mistero rimanga irrisolto.
La riapertura del caso
La riapertura del caso da parte della Procura di Macerata è stata accolta con speranza da Gioia, che ha espresso la sua incredulità sulla possibilità che sua madre si fosse allontanata volontariamente: “Io non ho mai creduto che mia madre avesse scelto di andare a passeggiare di sera in montagna a fine novembre. A mio parere sono indubbiamente state uccise.”
Un mistero che persiste
La riapertura del caso della scomparsa della baronessa Rothschild e della sua segretaria riaccende un faro su un mistero che dura da decenni. Le ipotesi e i collegamenti con personaggi di spicco alimentano la curiosità e la speranza di scoprire la verità, ma al contempo suscitano dubbi sulla possibilità di risolvere un enigma che sembra avvolto da un velo di mistero.