Dispersione scolastica in calo: i dati Invalsi smentiscono il Rapporto Svimez
Secondo i risultati dei test Invalsi del 2024, la percentuale di dispersione scolastica in Italia è in calo, sia per quanto riguarda la dispersione implicita che quella esplicita. La dispersione implicita, in particolare, si attesta al 6,6%, un dato significativo in quanto rappresenta il valore più basso mai registrato a livello nazionale.
Il ministero dell’Istruzione, in una nota, ha affermato che i dati in suo possesso sono in contrasto con quelli presentati dal Rapporto Svimez, che si basano su uno studio del ministero dell’Istruzione del 2022. Il dicastero di viale Trastevere ha sottolineato l’importanza di combattere il fenomeno della dispersione scolastica e di ridurre i divari formativi e lavorativi tra i giovani che vivono in diverse aree del Mezzogiorno.
Agenda Sud e investimenti del Pnrr
Per raggiungere questo obiettivo, il ministero ha varato il programma Agenda Sud, che sta già mostrando risultati positivi. Questo programma, attraverso le risorse stanziate, punta a estendere alle Secondarie di I grado la presenza dei docenti tutor, per favorire la personalizzazione dell’apprendimento e costruire una scuola che offra percorsi di successo a tutti gli studenti, indipendentemente dal territorio.
Il ministero ha inoltre ricordato gli investimenti del Pnrr per l’istruzione tecnica e professionale. Nel 2023 e 2024 sono stati adottati quattro decreti a favore degli ITS, con uno stanziamento complessivo di 1,3 miliardi di euro. Sono stati finanziati 1.542 laboratori e 1.540 percorsi formativi di V e VI livello, oltre a 67.719 percorsi di orientamento e 3.781 percorsi di formazione per docenti ed esperti ITS.
La riforma 4+2 degli Istituti tecnici e professionali
Infine, il ministero ha sottolineato l’importanza della riforma 4+2 degli Istituti tecnici e professionali, con programmi aggiornati e un forte legame con il mondo del lavoro. Questa riforma rappresenta una soluzione innovativa per valorizzare i talenti e ridurre il divario tra formazione e occupazione.
Un’analisi critica dei dati
È importante analizzare con attenzione i dati forniti da Invalsi e Svimez per comprendere le differenze di metodologia e di periodo di riferimento che potrebbero spiegare la divergenza dei risultati. Un’analisi approfondita dei dati permetterebbe di avere un quadro più completo della situazione della dispersione scolastica in Italia e di valutare l’efficacia delle politiche messe in atto dal ministero dell’Istruzione.