Borse europee in rialzo, guidate da Francoforte (+1,13%)
Le principali Borse europee hanno chiuso la giornata in territorio positivo, spinte dai listini Usa che, in seduta breve per la coda del Ringraziamento, hanno registrato un rialzo del Dow Jones (+0,5%) e del Nasdaq (+0,8%).
Francoforte si è confermata la migliore con un rialzo dell’1,13%, seguita da Parigi (+0,7%), Milano (+0,4%), Madrid (-0,3%) e Londra (+0,1%).
L’atteso rialzo dell’inflazione nell’Eurozona al 2,3% non sembra aver preoccupato gli investitori, con un nuovo taglio dei tassi da parte della Bce atteso a dicembre.
Mercati finanziari: andamento di materie prime e spread
Sul fronte delle materie prime, il greggio Wti ha registrato un rialzo dello 0,99% a 69,39 dollari al barile, mentre il gas naturale è salito del 2,1% a 47,66 euro al MWh.
L’oro ha invece registrato un aumento dello 0,58% a 2.662,84 dollari l’oncia, mentre l’acciaio è sceso dello 0,63% a 3.306 dollari la tonnellata.
Il caffè arabica ha ampliato il calo (-1,63% a 3,17 dollari la libbra), rimanendo comunque sui massimi dal 1977.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è sceso a 118,9 punti, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 6,3 punti al 3,28% e quello tedesco di 3,2 punti al 2,09%.
Andamento delle azioni: in evidenza banche e produttori di semiconduttori
Tra le azioni, Pernod (-0,85%), Diageo (-0,78%) e Campari (-0,18%) hanno subito un calo, colpite dai dazi cinesi.
In luce i bancari Caixabank (+1,73%), Bnp (+1,19%) ed Mps (+1,18%).
Santander (-0,5%) e Popolare Sondrio (-0,76%) hanno ridotto il calo, mentre Mediobanca ha ampliato la flessione (-1,4%).
Positive Banco Bpm (+0,7%), Intesa (+0,62%) e Unicredit (+0,41%), insieme a Commerzbank (+0,8%) e Credit Agricole (+0,87%).
Sprint dei produttori di semiconduttori Infineon (+2,82%), Asml (+2,69%) ed Stm (+2,17%).
Settore automobilistico e petrolifero
Nel settore automobilistico, Renault ha accelerato (+2,52%) con Bmw (+1,77%).
Seguono Stellantis (+0,95%) e Ferrari (+0,59%), mentre Volkswagen ha azzerato il calo (-0,07%).
Tra i petroliferi, TotalEnergies (+1,35%), Shell (+0,37%), Eni (-0,06%) e Bp (-0,25%) hanno registrato un andamento diversificato.
L’inflazione nell’Eurozona e le decisioni della Bce
Il rialzo dell’inflazione nell’Eurozona al 2,3% non sembra aver preoccupato gli investitori. Questo potrebbe essere un segnale che il mercato si aspetta un nuovo taglio dei tassi da parte della Bce a dicembre. Sarà interessante vedere come la Bce si muoverà nei prossimi mesi, considerando l’incertezza economica globale e l’inflazione ancora elevata.