Bao Publishing boicotta Più Libri Più Liberi
La casa editrice di fumetti Bao Publishing, editore di Zerocalcare, ha annunciato la sua decisione di boicottare la fiera Più Libri Più Liberi, in programma a Roma dal 4 all’8 dicembre. La decisione è stata presa in seguito alle polemiche per l’invito del filosofo Leonardo Caffo, sotto processo per maltrattamenti e lesioni alla sua ex compagna.
In un post su Instagram, Bao Publishing ha spiegato: “A Più Libri Più Liberi ci saremo, per onorare un impegno preso con le nostre lettrici e i nostri lettori, con le nostre autrici e i nostri autori, ma abbiamo deciso di annullare la nostra partecipazione a qualunque evento interno alla fiera”.
La casa editrice ha sottolineato l’importanza di “dare un segno di discontinuità e di distacco da un modo di fare programma e di comunicare che non ci appartiene”.
La critica all’organizzazione della fiera
Bao Publishing ha espresso la sua critica all’organizzazione della fiera, sottolineando la necessità di un comportamento più responsabile da parte degli organizzatori. “Ci aspettiamo in futuro, ed è un’aspettativa che riserviamo su tutti i nostri interlocutori fieristici, un comportamento più capace di assumersi le proprie responsabilità (e le responsabilità dei propri sbagli) da chi, organizzando un evento che ci ospita, fa propria anche la nostra responsabilità, che ci è necessario – ovviamente – tutelare”, ha scritto la casa editrice.
Bao Publishing ha inoltre sottolineato che le fiere a cui partecipa sono “luoghi sicuri per tutte le idee e tutte le sensibilità” e che le scelte dell’organizzazione che vanno contro i suoi principi e ideali la costringono a prendere posizione.
“Negli ultimi giorni siamo stati costretti a riflettere sull’opportunità della nostra partecipazione alla prossima edizione di Più Libri Più Liberi. Le polemiche che hanno coinvolto alcune scelte dell’organizzazione ci hanno messo in enorme difficoltà, perché consideriamo le poche fiere cui partecipiamo ogni anno dei luoghi sicuri per tutte le idee e tutte le sensibilità, e quando vengono operate scelte di un segno contrario ai nostri principi, ai nostri ideali, ci vediamo costretti a prendere una posizione rispetto alla linea scelta da chi queste fiere le organizza”, ha spiegato la casa editrice.
Il boicottaggio come segno di protesta
Il boicottaggio di Bao Publishing è un segno di protesta contro l’invito di Leonardo Caffo alla fiera. La casa editrice ha sottolineato che la sua decisione è un modo per “dare un segno di discontinuità e di distacco da un modo di fare programma e di comunicare che non ci appartiene”.
La scelta di Bao Publishing è un esempio di come le case editrici e gli autori possano esprimere la loro opinione e prendere posizione su temi importanti, come la violenza di genere e la responsabilità degli organizzatori di eventi culturali.
Un segnale importante per il mondo culturale
La decisione di Bao Publishing è un segnale importante per il mondo culturale. La casa editrice ha dimostrato che non è disposta a tollerare comportamenti che vanno contro i suoi principi e ideali. La sua scelta potrebbe ispirare altre case editrici e autori a prendere posizione su temi importanti e a richiedere un comportamento più responsabile da parte degli organizzatori di eventi culturali.