Un processo letterario per una novella del Decameron
A Bologna, un’iniziativa inedita porterà in aula di tribunale una novella del Decameron, con un caso di violenza e molestie. Il 10 dicembre, dalle 15 alle 18, al polo penale del tribunale, si terrà un processo per la VII novella dell’Ottava giornata del Decameron, intitolato “Praesumitur honesta, rapta et non seducta”.
L’evento, organizzato nell’ambito del corso di Letteratura e retorica dell’Università di Bologna, vedrà la partecipazione di magistrati, avvocati penalisti, storici del diritto medievale e studenti universitari. Il professor Bruno Capaci, docente di Letteratura e retorica, sottolinea l’importanza di questo processo letterario: “Si parla tanto di educazione sentimentale – afferma – noi processiamo un caso di violenza contenuto nel romanzo criminale scritto da Boccaccio. Una novella a sfondo nero che non si studia a scuola, ma fornisce materia per un processo”.
La novella di Elena e Rinieri: una “storia tossica”
La novella in questione narra la storia di Elena, una vedova nobile che non si vuole risposare, e Rinieri, un nobile fiorentino che si innamora di lei a prima vista. La novella, definita “storia tossica” dagli organizzatori, è caratterizzata da vendette e soprusi. Rinieri desidera passare una notte con Elena, ma lei lo deride lasciandolo fuori casa al freddo per ore. Rinieri, infuriato, trasforma il suo amore in odio e abbandona Elena nuda e ustionata dal sole, rischiando di farla morire.
La novella di Boccaccio non è un esempio di amore cortese, ma una narrazione di un conflitto violento ed esasperato. Il processo si concentrerà su questa vicenda, analizzando la retorica del discorso giudiziario e le dinamiche di potere che la caratterizzano.
Un processo con attori e giudici reali
Il processo sarà condotto da veri giudici, Domenico Truppa e Iacopo Santinelli, che dovranno pronunciare la sentenza. Rinieri sarà interpretato da Alessandro Patelli, difeso dall’avvocato Mariachiara Antinori. Elena sarà interpretata da Maria Maddalena Giacchi, difesa dall’avvocato Luca Mazzanti. Al processo saranno presenti anche testimoni, fante e fantesca.
L’iniziativa rappresenta un’occasione unica per riflettere su un caso di violenza del passato, in un contesto contemporaneo e con strumenti giuridici moderni. Il processo letterario sarà un’esperienza coinvolgente e stimolante per tutti i partecipanti, studenti e pubblico.
Un’occasione di riflessione sul passato e sul presente
Questo processo letterario rappresenta un’occasione unica per riflettere sulla violenza di genere nel passato e nel presente. La novella del Decameron, seppur ambientata in un contesto storico diverso, solleva questioni ancora attuali come la violenza maschile contro le donne, il rifiuto e il disprezzo per la donna che non si conforma ai ruoli sociali tradizionali. Il processo permetterà di analizzare la vicenda da una prospettiva giuridica moderna, confrontando la giustizia medievale con quella contemporanea e aprendo un dibattito sulla persistenza di certi modelli di comportamento e di pensiero.