Il Governo valuterà il Golden Power
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha confermato che il governo valuterà l’applicazione del golden power sull’offerta di Unicredit su Banco Bpm. In una dichiarazione ai cronisti a margine dei lavori dell’Aula del Senato sul dl fisco, Giorgetti ha spiegato che la procedura è standard e che la richiesta di autorizzazione è già stata inserita nel prospetto informativo presentato da Unicredit. “Esiste una legge, esiste il mercato, e una legge di mercato, poi esiste una legge, che non ho scritto io, che è la legge del golden power, e che il governo valuterà perché deve valutare, lo prevede la legge, niente di strano. Lo sa addirittura l’interessato perché nel prospetto presentato al punto 1.4 c’è scritto che chiederanno l’autorizzazione per il golden power”.
Cosa è il Golden Power
Il golden power è uno strumento che consente allo Stato di intervenire in operazioni di investimento strategiche, come fusioni e acquisizioni, per tutelare interessi nazionali in settori chiave dell’economia. Il governo può, in base a questa legge, bloccare o condizionare l’operazione se ritiene che possa compromettere la sicurezza nazionale, l’ordine pubblico, la difesa o la politica estera.
Il Caso Unicredit-Banco Bpm
L’offerta di Unicredit su Banco Bpm è stata annunciata a inizio 2023 ed è stata vista come una mossa strategica per consolidare la posizione di Unicredit nel mercato italiano. L’applicazione del golden power in questo caso sarà oggetto di valutazione da parte del governo, che dovrà esaminare se l’operazione presenta rischi per la sicurezza nazionale o per altri interessi strategici.
La necessità di un’attenta valutazione
Il caso Unicredit-Banco Bpm evidenzia l’importanza del golden power come strumento per tutelare gli interessi nazionali in operazioni di investimento strategiche. Il governo dovrà valutare attentamente l’operazione, tenendo conto di tutti i fattori rilevanti, per garantire che non si verifichino conseguenze negative per l’economia italiana.