Silvio Orlando torna a teatro con “Ciarlatani”
Dopo il successo della tournée con “La vita davanti a sé”, la nomination come miglior attore non protagonista ai David di Donatello 2024 per “Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti e l’imminente uscita di “Parthenope” di Paolo Sorrentino, Silvio Orlando torna a teatro con “Ciarlatani”, un’opera del drammaturgo spagnolo Pablo Remón.
Lo spettacolo, di cui è regista lo stesso autore, sarà in scena all’Arena del Sole di Bologna dal 28 novembre al 1° dicembre. “Ciarlatani” aprirà anche la stagione al Teatro Fabbri di Vignola il 26 novembre.
Una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli
“Ciarlatani” porta in scena le vite di due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro, raccontate in parallelo. Anna Velasco, attrice con una carriera in stallo, lavora come insegnante di pilates facendo teatro nei fine settimana alla ricerca del trionfo, mentre Diego Fontana, regista di successo di film commerciali, si sta imbarcando in una grande produzione: una serie da girare in tutto il mondo, con star internazionali.
Un incidente porterà Diego ad affrontare una crisi personale e a ripensare la sua carriera. Questi due personaggi sono legati dalla figura del padre di Anna, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni ’80, scomparso dalle scene e isolato dal mondo.
L’opera, con la sua architettura di racconti paralleli, solleva una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che si ricoprono, dentro e fuori la finzione.
Accessibilità e informazioni utili
Nell’ambito del progetto “Teatro No Limits”, la replica del primo dicembre sarà audio-descritta per le persone non vedenti e ipo vedenti, e sovratitolata per le persone con deficit uditivo.
Inoltre, a seguito dello sciopero generale dei settori privati e pubblici indetto per venerdì 29 novembre, la recita di quel giorno potrebbe non essere garantita.
Un’opera che esplora le sfide del mondo dello spettacolo
“Ciarlatani” promette di essere un’opera interessante che esplora le sfide del mondo dello spettacolo, con un focus particolare sul tema del successo e del fallimento. L’intreccio di due storie parallele, con il filo conduttore della figura di Eusebio Velasco, promette di offrire una prospettiva profonda e coinvolgente sul mondo del cinema e del teatro.