Cgil ricorre al Tar contro l’ordinanza di precettazione
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha annunciato la decisione di ricorrere al Tar contro l’ordinanza di precettazione firmata dal ministro Matteo Salvini per lo sciopero nel settore dei trasporti. Landini ha definito l’ordinanza una “violazione grave del diritto di sciopero”, sostenendo che limita la libertà delle persone di decidere se scioperare. “Abbiamo intenzione di ricorrere al Tar per chiedere una sospensiva”, ha dichiarato Landini, ospite di Metropolis, sui siti del gruppo Gedi.
Lo sciopero si terrà comunque
Nonostante la precettazione, Landini ha confermato che lo sciopero si terrà e sarà “consistente”. “Al di là delle limitazioni, lo sciopero ci sarà e sarà consistente”, ha affermato il segretario generale della Cgil. Di fronte alla precettazione, Landini ha spiegato che la Cgil non metterà a rischio i singoli lavoratori, che altrimenti sarebbero anche loro sottoposti a sanzioni.
Accuse al governo e alla campagna di delegittimazione
Landini ha accusato il governo di “una campagna per delegittimare in modo definitivo il sindacato e il sottoscritto”. “Da sempre il sindacato confederale svolge una funzione politica nel fare contrattazione”, ha ribadito il segretario generale della Cgil.
La libertà di sciopero e il ruolo del sindacato
La decisione della Cgil di ricorrere al Tar contro l’ordinanza di precettazione solleva un dibattito importante sulla libertà di sciopero e sul ruolo del sindacato nella società. La precettazione, seppur prevista dalla legge, limita il diritto di sciopero e potrebbe essere interpretata come un tentativo di indebolire il potere contrattuale dei sindacati. È fondamentale che il dibattito pubblico si concentri sulle garanzie di libertà e partecipazione che devono essere assicurate a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro posizione o dal loro ruolo sociale.