Un premio per celebrare il Risorgimento e la sua eredità
Il Premio Nazionale Risorgimento, organizzato dall’Istituto per la storia del Risorgimento con il patrocinio del Ministero della Cultura, si pone l’obiettivo di promuovere la conoscenza del Risorgimento italiano e dei valori che lo hanno caratterizzato, offrendo al contempo un riconoscimento tangibile a coloro che si sono distinti nella ricerca e nella divulgazione storica su questo periodo fondamentale della storia italiana ed europea.
La prima edizione del premio ha visto l’assegnazione di quattro importanti riconoscimenti: il Premio alla ricerca scientifica, il Premio alla divulgazione storica, il Premio libro dell’anno e il Premio speciale della giuria.
Il Premio alla ricerca scientifica è stato assegnato alla storica francese Catherine Brice, docente di storia contemporanea presso l’Institut d’études politiques di Parigi e professore emerito all’Università di Parigi. Il Premio alla divulgazione storica è andato al giornalista, scrittore e saggista Dino Messina, firma storica del “Corriere della Sera”. Il Premio libro dell’anno, assegnato per le opere pubblicate nel 2023, è stato conferito a Maurizio Isabella, docente di Storia moderna presso il Queen Mary College della University of London. Infine, il Premio speciale della giuria è stato assegnato al presidente emerito della Corte Costituzionale Giuliano Amato per il suo volume “C’era una volta Cavour. La potenza della grande politica”.
“Attraverso l’assegnazione di questi riconoscimenti”, ha spiegato Alessandro Campi, direttore dell’Isri, “abbiamo inteso ribadire l’importanza dei valori di unità, libertà e impegno civile promossi durante il Risorgimento e che sono, ancora oggi, il fondamento della nostra identità nazionale.”
Un’eredità viva: il Risorgimento come oggetto di studio e riflessione
Il direttore dell’Isri ha sottolineato l’importanza di far conoscere e valorizzare il contributo allo studio del Risorgimento dato da studiosi di fama internazionale, a dimostrazione che questa fase della storia italiana continua ad essere oggetto di attenzione e ricerca, di riflessione e dibattito. La storia, in quanto strumento di conoscenza e fattore identitario, assume un ruolo centrale, soprattutto per un paese come l’Italia, e promuoverne lo studio è uno degli obiettivi che l’Istituto persegue da sempre.
Il Premio Nazionale Risorgimento si pone come un riconoscimento simbolico a tutti coloro che hanno contribuito a una conoscenza sempre più dettagliata, critica e obiettiva del passato italiano. La cerimonia di premiazione si terrà il 29 novembre presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma, alla presenza del ministro della Cultura Alessandro Giuli.
Un’occasione per riflettere sul passato e sul presente
Il Premio Nazionale Risorgimento rappresenta un’importante occasione per riflettere sul passato e sul presente. I valori di unità, libertà e impegno civile promossi durante il Risorgimento sono ancora oggi fondamentali per la nostra società. È importante continuare a studiare e a riflettere su questo periodo storico, per comprendere le sfide che il nostro paese ha affrontato e per trarre insegnamenti utili per il futuro.