La nave sospetta nello stretto di Kattegat
Una nave mercantile cinese, la Yi Peng 3, è ferma da una settimana nello stretto di Kattegat, la parte del Mar del Baltico tra la Svezia e la Danimarca. La sua presenza ha suscitato sospetti e preoccupazione, in particolare dopo che la polizia svedese ha aperto un fascicolo per sospetto sabotaggio ai cavi sottomarini. La nave ha lasciato le acque territoriali russe presso il porto di Ust-Luga il 15 novembre e si è diretta verso Occidente, passando a velocità ridotta nei due punti in cui i cavi sono stati danneggiati.
Indagini e contatti diplomatici
La polizia svedese, con il supporto della Marina svedese, ha ottenuto video filmati del fondale per indagare sul danneggiamento dei cavi. Il premier svedese Ulf Kristersson ha dichiarato di aver avuto contatti con la nave e con la Cina, esprimendo il desiderio che la nave si avvii verso le acque svedesi per facilitare la collaborazione. Nel frattempo, si vocifera di contatti diplomatici in corso tra Cina, Svezia, Danimarca e Germania, con discussioni che si svolgono “con un tono buono”.
Il silenzio del capitano
Un giornalista della Svt, la televisione di servizio pubblico svedese, si è recato in barca nei pressi della nave cinese e ha contattato il capitano via radio. Il giornalista ha chiesto come rispondono alle accuse di aver danneggiato i cavi sottomarini e per quanto tempo intendono rimanere fermi. Il capitano ha risposto con un laconico “Non lo so” ad entrambe le domande. Successivamente, il capitano ha chiesto alla televisione svedese di “stare alla larga dal mio vascello” e ha rifiutato di rispondere alle domande.
Presenza delle autorità
Oltre alla nave cinese, nei pressi del luogo sono presenti imbarcazioni della difesa danese e della guardia costiera tedesca e svedese. La situazione rimane tesa e incerta, con le autorità che cercano di chiarire la verità dietro il danneggiamento dei cavi sottomarini e il ruolo della nave cinese.
Un incidente o un atto deliberato?
La situazione è complessa e richiede un’attenta analisi. È importante non fare supposizioni e attendere i risultati delle indagini. Il danneggiamento dei cavi sottomarini potrebbe essere un incidente o un atto deliberato, con implicazioni geopolitiche importanti. Il silenzio del capitano e la presenza di navi di diverse nazioni aumentano la tensione e la necessità di una soluzione diplomatica.