L’Orchestra Olimpia a Lugo per l’ultimo concerto di “Rossini Open”
L’Orchestra Olimpia, un ensemble interamente femminile fondato nel 2018 a Pesaro da Roberta Pandolfi e Francesca Perrotta, si esibirà il 26 novembre alle 20.30 nella Chiesa del Carmine di Lugo di Romagna per l’ultimo concerto del festival itinerante “Rossini Open”. Il concerto si terrà nella Chiesa del Carmine a causa della forzata chiusura del Teatro Rossini. L’Orchestra Olimpia si propone di promuovere la parità di genere e il diritto agli studi musicali attraverso concerti, eventi, seminari, conferenze e lezioni concerto, con un focus sulla diffusione di repertorio poco noto.
Un programma ricco di sorprese
Il programma del concerto prevede un omaggio al genius loci di Pesaro e Lugo con la Sinfonia dal “Signor Bruschino” di Gioachino Rossini. Seguirà il Concerto per pianoforte e orchestra N. 9 in mi bemolle maggiore “Jeunehomme” di Wolfgang Amadeus Mozart, con Roberta Pandolfi al pianoforte. A chiudere la serata sarà “Musica per archi, trombe e percussione” di Grazyna Bacewicz (1909 – 1969), una delle più importanti compositrici polacche del secolo scorso, poco conosciuta in Occidente ma adorata in patria. Il brano, composto nel 1958, non si rifà alla celebre “Musica per archi, percussione e celesta” di Bartók, ma, come scrive il musicologo Peter Laki, “è pieno di vitalità ritmica e si basa sui contrasti tra ostinati selvaggi e momenti lirici e melodici”.
Un’occasione per scoprire un’artista poco conosciuta
La scelta di includere nel programma un’opera di Grazyna Bacewicz rappresenta un’occasione per far conoscere al pubblico un’artista di grande talento, ma poco conosciuta in Occidente. La compositrice polacca è considerata una delle più importanti del secolo scorso e la sua musica è apprezzata in patria, dove è quasi un oggetto di culto. La sua Seconda Sonata per pianoforte è stata incisa per ben due volte dal pianista Krystian Zimerman, a testimonianza della sua grandezza.
Un’iniziativa lodevole
L’Orchestra Olimpia si distingue per il suo impegno nella promozione della parità di genere e per la sua attenzione alla diffusione di un repertorio musicale meno noto. La scelta di includere un’opera di Grazyna Bacewicz nel programma del concerto è un esempio di questa attenzione alla diversità e alla scoperta di nuovi talenti.