La sentenza della Corte di Assise di Milano
La Corte di Assise di Milano ha emesso la sua sentenza nel processo per l’omicidio di Giulia Tramontano, condannando Alessandro Impagnatiello all’ergastolo. Oltre alla pena principale, il giudice ha inflitto all’ex barman anche 3 mesi di isolamento diurno. Impagnatiello è detenuto nel carcere di San Vittore dal giugno del 2023, dove è stato trasferito dopo l’arresto per l’omicidio della sua compagna incinta.
Il contesto del delitto
Il delitto di Giulia Tramontano, avvenuto il 27 maggio 2023, ha scosso l’opinione pubblica. Impagnatiello, in stato di gravidanza avanzata, è stato accusato di averla uccisa e di aver occultato il corpo. Il movente del delitto, secondo l’accusa, è da ricercarsi nella volontà dell’uomo di non assumere la responsabilità della paternità. L’omicidio è stato preceduto da un periodo di tensioni e litigi tra la coppia, culminati nella tragica notte del delitto.
La difesa di Impagnatiello
Impagnatiello, difeso dagli avvocati Giulia Geradini e Samanta Barbaglia, ha sempre sostenuto la sua innocenza, negando di aver ucciso Giulia Tramontano. La difesa ha cercato di mettere in dubbio la ricostruzione accusatoria, presentando una versione alternativa dei fatti e contestando la validità delle prove raccolte. Tuttavia, la Corte di Assise ha ritenuto sufficienti le prove presentate dall’accusa per condannare Impagnatiello all’ergastolo.
Riflessioni sulla sentenza
La sentenza della Corte di Assise di Milano rappresenta un momento importante per la giustizia e per la famiglia di Giulia Tramontano. La condanna all’ergastolo per Impagnatiello è un segnale forte contro la violenza di genere e contro la violenza sulle donne in gravidanza. La pena inflitta, che include anche l’isolamento diurno, è un segno di riprovazione per un atto così efferato. Tuttavia, la sentenza non può restituire la vita a Giulia Tramontano e non può cancellare il dolore della sua famiglia. La memoria di Giulia Tramontano deve essere un monito per la società affinché si impegni a prevenire la violenza di genere e a tutelare i diritti delle donne.