Un bilancio ricco di successi e numeri positivi
Il presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Cordiano Dagnoni, ha tracciato un bilancio positivo del quadriennio, evidenziando un’impennata di successi e un ritorno ai livelli pre-covid per quanto riguarda tesserati e società affiliate. “Se il valore di una Federazione si misura in base ai successi ottenuti e ai numeri legati alla pratica, questi ci dicono che abbiamo operato per il meglio”, ha dichiarato Dagnoni. “Mai come in questo quadriennio sono state vinte così tante medaglie”.
Nel 2023, la Federazione ha chiuso la stagione con oltre 100 medaglie all’attivo, raggiungendo questo obiettivo per tre anni consecutivamente. Dal punto di vista dei numeri legati alla pratica, si è registrato un ritorno ai livelli pre-covid sia per tesserati che per società affiliate. In termini di manifestazioni organizzate, la Federazione ha superato le 4.000 in una singola stagione. “Tutto questo grazie a politiche di sostegno del territorio, società e organizzatori, stanziando risorse mirate per progetti specifici e migliorando i servizi per gli organizzatori con accordi con enti locali e istituzioni”, ha spiegato Dagnoni.
Situazione economica e finanziaria
Nonostante un passivo di oltre tre milioni di euro nel bilancio 2023, la Federazione si dichiara “sana” dal punto di vista economico e finanziario. Dagnoni ha sottolineato che la Federazione possiede ancora un patrimonio consistente che ha permesso di compensare il disavanzo, oltre a un fondo di riserva superiore a quanto richiesto dal Coni. “L’ulteriore scostamento negativo è stato generato soprattutto dai maggiori costi per l’attività paralimpica e per il Giro donne, che rischiava un declassamento da parte dell’Uci”, ha precisato. Dagnoni ha poi spiegato che l’attivo ereditato dalla precedente gestione era frutto della situazione eccezionale del covid, che ha ridotto drasticamente i costi relativi alle trasferte delle squadre nazionali e ha generato maggiori entrate grazie ai ristori straordinari del Covid.
“Il nostro compito, una volta finita l’emergenza, è stato quello di rilanciare l’attività investendo risorse in tutti i settori”, ha concluso Dagnoni.
Risultati in pista e progetti per il futuro
La Federazione ha riconsegnato al paese una serie di velodromi scoperti, tra cui Crema, Bassano, Cento, Padova, Firenze, il motovelodromo di Torino, Quartu Sant’Elena, e sono in corso lavori ad Ascoli, Monteroni e Barletta. È nato anche il Trofeo delle Regioni della pista, che ha permesso di realizzare un’attività nazionale a circa 1000 ragazzi.
Per quanto riguarda la riapertura di Montichiari e la realizzazione di un secondo velodromo coperto, Dagnoni ha confermato che Montichiari sarà riaperto a breve e consegnato all’attività di base. Il progetto di farlo diventare il centro di preparazione olimpica è quanto mai attuale, e i 4 milioni messi a disposizione del Pnrr sono stati destinati proprio a questa struttura. Il grande groviglio amministrativo relativo al velodromo di Spresiano è stato sciolto, e sono stati avviati i lavori per un nuovo bando che dovrebbe dare il via ai lavori.
Per favorire l’attività organizzativa, la Federazione ha previsto contributi alle società organizzatrici, ha stretto accordi con Anas e Istituzioni per diminuire i costi legati all’organizzazione, ha assegnato due delle corse più importanti del calendario a un organizzatore di primaria grandezza (Giro donne e Giro U23 a RCS) e ha normalizzato i rapporti con la Rai per la trasmissione delle gare non professionistiche.
Sicurezza e programma per il futuro
La Federazione aggiorna le norme gara ogni anno, e in questo quadriennio ha rivisto il sistema della formazione e realizzato corsi per direttori di organizzazione.
Dagnoni ha già annunciato che si ricandiderà, con un programma che vuole dare continuità a un progetto e portare a compimento quanto annunciato quattro anni fa. Tra le idee principali: la nascita delle Accademie nazionali di ciclismo per juniores, che saranno come una sorta di Devo team nazionale, e un maggiore sostegno alla base, prevedendo contributi al territorio.
Per finanziare questi progetti, la Federazione ha stretto un accordo con Infront che garantirà oltre due milioni di euro a stagione di ritorni dagli sponsor. L’accordo sarà perfezionato in caso di rinnovo di Dagnoni.
Considerazioni personali
Il bilancio presentato da Cordiano Dagnoni evidenzia un impegno concreto della Federazione Ciclistica Italiana per la crescita e la promozione del ciclismo a tutti i livelli. L’attenzione al territorio, la cura per le nuove generazioni e la ricerca di nuovi talenti, insieme alla valorizzazione dell’attività paralimpica, rappresentano elementi chiave per la costruzione di un futuro brillante per il ciclismo italiano. La riconferma di Dagnoni alla presidenza potrebbe garantire la continuità di questo percorso, con l’obiettivo di consolidare i successi ottenuti e di affrontare le sfide future con la stessa determinazione e visione.
Un futuro promettente per il ciclismo italiano
Il bilancio positivo presentato da Dagnoni rappresenta un segnale incoraggiante per il futuro del ciclismo italiano. L’impegno della Federazione per la crescita del movimento, sia a livello giovanile che senior, e la cura per l’organizzazione di eventi di alto livello, suggeriscono una strategia vincente per il futuro. La riconferma di Dagnoni potrebbe garantire la continuità di questo percorso e permettere alla Federazione di raggiungere nuovi traguardi in termini di successi sportivi e di promozione del ciclismo in Italia.