Un viaggio attraverso le emozioni: “The five elements” di Alessandro Quarta
Il palcoscenico del Teatro Carlo Felice si prepara ad accogliere Alessandro Quarta, un violinista e compositore che si definisce “rock” e che si appresta a condurre il pubblico in un viaggio emozionale attraverso la sua opera “The five elements”.
L’opera, appena uscita in digitale, è una sorta di autobiografia musicale che, secondo Quarta, non si limita a raccontare la sua storia personale, ma “è di tutti noi”, una chiave per aprire il cassetto dei nostri sentimenti, gioie e dolori.
“The five elements” è un’opera che si colloca tra il classico e il pop, un genere che, secondo Quarta, non ha confini: “Da decenni non si scrive più nulla di nuovo. E’ già stato creato tutto. Considero il mio lavoro una sorta di autobiografia che però è di tutti noi: una chiave per aprire un cassetto in cui abbiamo nascosto i nostri sentimenti, gioie e dolori”.
Il titolo stesso dell’opera rivela l’intento di Quarta: esplorare i cinque elementi della natura – terra, acqua, aria, fuoco ed etere – come metafora della vita umana. “Gli elementi in genere sono quattro, terra, acqua, aria e fuoco ma i greci consideravano anche l’etere che dà forza agli altri. Ebbene noi uomini siamo rimasti estranei alla creazione degli elementi, ma stiamo contribuendo a distruggerli”.
Un artista controcorrente: la musica come pittura
Alessandro Quarta è un artista controcorrente, un violinista che si definisce “rock” e che non ha paura di sperimentare e di rompere le barriere tra i generi musicali. “Il rock ha per me una grande forza interiore, ha la capacità di trasmettere e coinvolgere gli ascoltatori. In questo senso Mozart e Beethoven sono rock. Per me la musica è una pittura, il violino è il pennello e le emozioni sono i miei colori”.
Quarta, cresciuto in una famiglia di musicisti, ha iniziato a scrivere canzoni già all’età di sette anni. Ha studiato seriamente e per un po’ di tempo ha alternato le sue escursioni nei vari generi, facendo anche da violino di spalla con direttori importanti, fino a che non ha deciso di dedicarsi alla sua musica. “I risultati mi hanno dato ragione”.
Questa sera, al Carlo Felice, Quarta si esibirà con la Giovine Orchestra Genovese, presentando la sua opera “The five elements”, un’opera che promette di essere un’esperienza emozionante e coinvolgente per il pubblico genovese.
Un’opera che unisce classico e pop
Il programma della serata prevede l’esecuzione di “The five elements” con la collaborazione di Giuseppe Magnino al pianoforte e dei Solisti Filarmonici Italiani: Federico Guglielmo (primo violino), Alessandro Ferrari (violino), Enrico Balboni (viola), Luigi Puxeddu e Amerigo Bernardi (violoncello).
Il pubblico genovese ha già avuto occasione di ascoltare la quinta parte dell’opera, “Etere”, nel luglio del 2023 ai Parchi di Nervi nell’ambito dello spettacolo “Roberto Bolle and friends”. Il balletto “Spheres” finale era costruito appunto su questa partitura del violinista.
“The five elements” è un’opera che unisce il classico e il pop, un’opera che dimostra che la musica non ha confini e che le emozioni sono universali.
Un messaggio di apertura e inclusione
La frase di Alessandro Quarta, “Non esiste differenza tra musica classica, pop, rock e jazz, ma esiste la musica, esistono le emozioni”, è un messaggio di apertura e inclusione che ci invita a guardare oltre le etichette e a concentrarci sull’essenza della musica: la capacità di trasmettere emozioni e di unire le persone. La sua opera “The five elements” è un esempio di come la musica possa essere un linguaggio universale, capace di parlare a tutti, indipendentemente dal genere o dal background musicale.