Un viaggio emozionante nel cuore dell’hospice
Il documentario ‘In ultimo’ di Mario Balsamo, in concorso nella sezione Internazionale Documentari del Torino Film Festival, ci conduce in un viaggio emozionante all’interno di un hospice, un luogo dove la vita si confronta con la morte in un delicato e commovente equilibrio.
Il film si focalizza sulla figura del medico palliativista Claudio Ritossa, che con grande empatia e dedizione accompagna i pazienti nel delicato tratto finale della loro vita, offrendo loro conforto e serenità. Attraverso le storie di coloro che si trovano ad affrontare il viaggio più lungo e sconosciuto, Balsamo ci mostra la complessità del fine vita, la diversità delle reazioni e la ricerca di pace interiore in un momento di grande fragilità.
C’è chi piange e desidera tornare a casa, chi è preso dalla rabbia per ciò che gli è accaduto e chi, invece, accetta l’ospedale come un luogo di conforto e di colloquio, dove trovare sollievo dal dolore fisico e spirituale.
La resilienza e la ricerca di pace interiore
Il regista Balsamo sottolinea come l’hospice e le persone che vi lavorano e vi vivono spingono verso la resilienza, la capacità di affrontare le difficoltà e di trovare la forza di andare avanti. In quel luogo, dove la vita e la morte si incontrano, si percepisce la morte non come un evento negativo, ma come parte integrante dell’esistenza.
Il film ci invita a riflettere sul senso della vita e sulla possibilità di fare un bilancio della propria esperienza terrena: cosa abbiamo fatto di cui siamo soddisfatti? Di cosa no? Che cosa lasciamo alle persone care delle nostre azioni, dei nostri valori, delle nostre conquiste?
Il lavoro del personale dell’hospice Anemos di Torino, come sottolinea il regista, non si limita a curare il dolore fisico, ma si estende al sostegno spirituale, offrendo ai pazienti la possibilità di una pacificazione, per quanto tenue possa essere, con sé stessi e con i propri cari.
Un ritorno in concorso per Mario Balsamo
Il film ‘In ultimo’ segna il ritorno in concorso del documentarista Mario Balsamo per la terza volta al Torino Film Festival, un risultato unico per un regista. In precedenza, Balsamo ha presentato ‘Noi non siamo come James Bond’, vincitore nel 2012 del Premio della Giuria presieduta da Paolo Sorrentino, e ‘Mia madre fa l’attrice’, in concorso nel 2015 e premiato con il Nastro d’Argento nel 2016 a Silvana Stefanini per la migliore attrice di docufilm.
Un film che tocca il cuore
‘In ultimo’ è un film che tocca il cuore e ci invita a riflettere su temi importanti come la vita, la morte, la resilienza e la ricerca di pace interiore. Attraverso la sensibilità e la delicatezza di Mario Balsamo, il film ci offre un’esperienza emozionante e profonda, che ci accompagna in un viaggio nel cuore dell’hospice, un luogo di cura, di conforto e di speranza.
Riflessioni sul fine vita
‘In ultimo’ ci offre una prospettiva toccante sul fine vita, mostrandoci come la cura palliativa non si limiti a alleviare il dolore fisico, ma si estenda al sostegno emotivo e spirituale. Il film ci ricorda che la morte è parte integrante della vita e che, anche in un momento di grande fragilità, è possibile trovare la forza di affrontare le sfide e di trovare la pace interiore.