Preoccupazione per le intercettazioni nei reati di codice rosso
Il Procuratore della Repubblica di Perugia ha espresso preoccupazione per l’impatto del nuovo limite di durata delle intercettazioni sui reati di codice rosso. Durante un’audizione informale presso la Commissione giustizia della Camera, in merito alla proposta di legge approvata dal Senato in materia di “Modifiche alla disciplina in materia”, il Procuratore ha sottolineato l’importanza di garantire che il nuovo limite non incida sulla possibilità di indagare efficacemente su questi reati di particolare delicatezza e gravità.
La necessità di monitorare i soggetti coinvolti
“Perché soprattutto in riferimento a questi la necessità a volte di protrarre le indagini può essere in qualche modo collegata all’esigenza di dover monitorare i soggetti che commettono questa tipologia di reati”, ha aggiunto il Procuratore, evidenziando la necessità di poter seguire nel tempo l’evoluzione di questi reati e il comportamento dei soggetti coinvolti.
Un delicato equilibrio tra diritti e sicurezza
La questione del limite di durata delle intercettazioni è un tema complesso che solleva questioni delicate relative al bilanciamento tra il diritto alla privacy e la necessità di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico. È fondamentale trovare un equilibrio che consenta di tutelare i diritti individuali senza compromettere l’efficacia delle indagini su reati gravi come quelli di codice rosso.