Un successo senza precedenti
La 60. Esposizione Internazionale d’Arte, “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere”, si è conclusa oggi, dopo sette giorni di performance all’Arsenale di Venezia. L’evento ha registrato un’affluenza record, con una crescita del 18% rispetto all’edizione pre-Covid del 2019, seconda solo alla precedente edizione del 2022, “Il latte dei sogni”, che aveva registrato 800.000 visitatori. La Biennale Arte 2024 ha venduto oltre 700.000 biglietti, con una media di circa 3.300 visitatori al giorno, a cui si aggiungono le 27.966 presenze durante la pre-apertura. Il pubblico proviene per il 59% dall’estero e per il 41% dall’Italia, con una forte presenza di giovani e studenti under 26, che hanno rappresentato il 30% del totale dei visitatori. Si registra anche un aumento del 20% delle scuole primarie, con il 35% proveniente dall’estero. Un risultato positivo anche per la partecipazione delle categorie fragili, che ha registrato un aumento del 67%. Accreditati 4.289 giornalisti tra stampa italiana e internazionale.
Un’esplorazione di identità e diversità
La mostra, curata da Adriano Pedrosa, ha esplorato il tema dell’identità e della diversità, con un focus particolare sulla valorizzazione degli artisti del Sud del mondo. Le opere esposte hanno valicato i confini dei Giardini e dell’Arsenale per entrare nel quotidiano e nell’orizzonte mentale dei visitatori. “In questo tempo così difficile per il mondo, l’arte ci ricorda che tutto è polemos tra culture, punti di vista, passato e avvenire. Ma ci insegna anche che la direzione della vita è nell’incontro del tu, del noi, oltre la disperata solitudine dell’io”, ha dichiarato il presidente Pietrangelo Buttafuoco. “Siamo tutti Stranieri Ovunque nell’attraversamento dei mondi, nel vissuto dell’esistenza, e dunque nel divenire della bellezza e della nostra stessa libertà, laddove ci stringe il comune sentire dell’Arte.”
Un futuro per “Stranieri Ovunque”
“È sempre malinconico vedere una mostra di questa portata giungere alla fine, tuttavia, in un certo senso il viaggio continua”, ha aggiunto il curatore Adriano Pedrosa. “Adesso sono curioso di vedere che futuro avrà “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere”, soprattutto per la comprensione, l’accoglienza e la visibilità degli artisti del Sud del mondo, così come degli artisti indigeni, queer, autodidatti e delle figure del XX secolo provenienti da Africa, Asia e America Latina.”
Un’occasione di riflessione e confronto
La Biennale Arte 2024 ha offerto un’occasione di riflessione e confronto sul tema dell’identità e della diversità, con un focus particolare sulla valorizzazione degli artisti del Sud del mondo. L’evento ha dimostrato l’importanza dell’arte come strumento di dialogo e di comprensione tra culture diverse, e ha aperto una finestra su un mondo ricco di talenti e di prospettive. L’obiettivo è ora quello di continuare a promuovere la diversità e l’inclusione nel mondo dell’arte, garantendo visibilità e opportunità a tutti gli artisti, indipendentemente dalla loro provenienza o background.